Ragusa – Anche il movimento civico Territorio interviene sull’emergenza coronavisrus condividendo come “inevitabili ed inderogabili le preoccupazioni primarie per le misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19, per un responsabile atteggiamento dei cittadini che devono seguire regole e prescrizioni per l’unico tentativo, al momento, che può contenere l’allargarsi dell’epidemia”. Ma, detto questo, il segretario provinciale di Territorio, Mario Cutello e quello cittadino di Ragusa, Michele Tasca, ricordano che “l’impegno degli amministratori locali deve essere anche rivolto allo studio di opportune strategie per venire incontro alle esigenze economiche della popolazione, con riferimento alle piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto connettivo del nostro territorio”.
Pertanto, Cutello e Tasca, “raccogliendo le istanze provenienti dai vari comuni in ordine alla improcrastinabile necessità di trovare agevolazioni e facilitazioni in questo particolare momento di crisi economica e di fermo delle attività per il fenomeno coranavirus, rilevano come determinati settori sono già al collasso, primo fra tutti quello del turismo, nel quale le prenotazioni, per la maggior parte, sono state annullate, lasciando intravedere scenari di grande criticità anche in vista della prossima stagione estiva”.
Secondo i due esponenti apicali del movimento “è chiaro che se una ripresa ci potrà essere, si dovrà basare sulle misure di sostegno che consentirebbero la sopravvivenza di molte imprese, senza le quali molte aziende sono destinate alla chiusura”. L’analisi riguarda anche altri settori in crisi profonda, quello della piccola e grande ristorazione, mentre settori diversi risentono comunque del calo degli incassi generalizzato e della condizione di paura e di smarrimento che porta la gente a non spendere”. Le proposte che ne derivano sono così elencate da Mario Cutello e da Michele Tasca “serve adottare misure per allentare la pressione fiscale sui cittadini, servono rateizzazioni forti per il pregresso e agevolazioni ampie per consentire a tutti di non scivolare nella spirale perversa dell’evasione obbligata.
Occorre che i Sindaci e gli assessori ai tributi facciano sentire la loro vicinanza ai cittadini, servono strategie efficaci per restituire fiducia e uscire dalla crisi che non potrà essere eterna. E serve anche che tutti gli amministratori locali facciano quadrato attorno al territorio e inoltrino istanze condivise al governo regionale e a quello nazionale dai quali dovranno arrivare le spinte necessarie per dare vita ad un rilancio dell’economia che, a questo punto, non esige pannicelli caldi ma misure concrete ed efficaci”. (da.di.)