Ragusa – Si è infine tenuta, ieri pomeriggio, con inizio verso le 18,15 e durata di manco un’ora, dopo una giornata di incertezza, la seduta del consiglio comunale di Ragusa, chiamato a discutere otto punti all’ordine del giorno. Incertezza dovuta al fatto che nella mattinata stessa di ieri, le opposizioni consiliari M5, Pd, Insieme e Ragusa Prossima, avevano diffuso un documento unitario in cui chiedevano al presidente del consesso, Fabrizio Ilardo, di revocare la seduta alla “luce delle prescrizioni contenute nel nuovo dpcm” e commmentando “come istituzione siamo chiamati a dare l'esempio”.
Pertanto lo stesso Presidente Ilardo, con nota ufficiale di Palazzo dell’Aquila delle 15,38 aveva convocato con urgenza la conferenza dei capigruppo per le 16,30. Poi, alle 18,15, l’inizio della seduta, la discussione di un punto e la chiusura dei lavori intorno alle 19,20, secondo quanto stabilito in conferenza dei capigruppo. Il punto esitato riguardava lo scioglimento della convenzione del segretario comunale con la Provincia. Intanto ricordiamo che nella nota diffusa dai quattro gruppi consiliari che siedono sui banchi di minoranza (Pd, Ragusa Prossima, Insieme e M5) si legge “a fronte dell’emergenza attuale, alla luce delle restrizioni ulteriori decise dal Governo nelle ultime ore, appare fuori luogo la prevista assise del civico consesso che si dovrebbe tenere oggi in serata.
Riteniamo che si debba soprassedere anche alle sedute del civico consesso che non siano state convocate per atti urgenti e indifferibili. E’ opportuno che anche le istituzioni diano l’esempio e, non essendoci punti di rilevante importanza che non possano essere rinviati, chiediamo che la seduta odierna sia sospesa e rimandata ad altra data non appena l’emergenza sanitaria attualmente in corso si attenuerà. In futuro, si potrà scegliere di predisporre la creazione di un regolamento per l’espletamento online dei Consigli comunali cosicché il civico consesso possa tenersi comunque ma attraverso l’utilizzo delle tecnologie che consentano, laddove necessario, di preservare la salute e di attenersi pedissequamente alle indicazioni del Governo. Al momento, inoltre, riteniamo che, in aula, non ci sia la possibilità di rispettare le prescrizioni contenute nel Dpcm”. (da.di.)