Ragusa – E’ ormai diventato un vero e proprio coro quello di quanti invocano un alleggerimento della stretta impositiva per la comunità ragusana stretta nella morsa delle misure adottate per combattere l’emergenza coronavirus. A onor del vero, e bisogna dargliene atto, il sindaco Peppe Cassì nella giornata di mercoledì 11 marzo era corso ai ripari rendendo noto che la sua amministrazione “ha già fornito all'ufficio tributi l'indirizzo di sospendere tutti gli avvisi di accertamento, atti di riscossione coattiva ed ingiunzioni e ciò al fine di non aggravare, ulteriormente, il peso della condizione attuale di tutti” in considerazione “dello stato di emergenza nazionale decretato dal Governo nazionale per fronteggiare il diffondersi del virus “covid-19” e delle oggettive, gravi, difficoltà in cui versano tante attività economiche e tutti i Cittadini”.
Il tutto, naturalmente rammentando che “eventuali sgravi dei tributi locali deve essere fatta in ottemperanza e non in contrasto con leggi vigenti in materia e sono in corso di emanazione, come abbiamo già avuto modo di dichiarare nelle sedi istituzionali, disposizioni normative da parte del Governo centrale che riguarderanno anche i tributi locali”. Una misura accolta positivamente dai gruppi di minoranza consiliare. Per esempio il gruppo democratico, composto da Mario Chiavola e Mario D’Asta, afferma “ci conforta sapere che le nostre richieste non sono rimaste inascoltate e che, sul fronte dell’attivazione di misure atte a contenere i disagi per le famiglie e le imprese locali, il Comune di Ragusa, considerata l’eccezionalità del momento, si stia dando da fare andando avanti con la consapevolezza del buon padre di famiglia”.
I due consiglieri dem rivendicano il fatto che “nei giorni scorsi, avevano inviato una nota a palazzo dell’Aquila sollecitando misure specifiche a vantaggio dei nuclei familiari cittadini oltre che delle piccole e medie imprese operanti in città”. Soddisfatti dunque dalla prima misura assunta dall’amministrazione, tuttavia Chiavola e D’Asta incalzano “chiediamo, comunque, in attesa di eventuali disposizioni normative da parte del Governo nazionale, che l’amministrazione si organizzi per cercare di spostare, quanto più avanti sarà possibile, le scadenze, anche quelle legate alla rateizzazione, di Imu, Tasi, Tari e canone idrico. Solo così si potrà garantire una risposta complessiva alla cittadinanza ragusana che, così come le altre in tutto il resto del Paese, è fiaccata da una situazione inattesa e completamente straordinaria.
Bisogna adoperarsi il più possibile per trovare tutte le soluzioni necessarie che consentiranno di alleggerire la stretta impositiva nei confronti dei cittadini ragusani”. Analoghe richieste anche dal gruppo consiliare del movimento 5 stelle. Dopo aver espresso apprezzamento per “ l’impegno che sta profondendo l’amministrazione comunale sul fronte del sostegno alle imprese e alle famiglie” i cinque stelle ragusano osservano “occorre ancora un altro sforzo alla luce delle nuove disposizioni del governo nazionale formalizzate ieri sera”. E quindi Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali e Alessandro Antoci entrano nel dettaglio “noi diciamo che ancora non basta e che è necessario spostare più avanti, e di molto, secondo le nostre stime intorno al mese di giugno, le scadenze riguardanti i tributi locali.
Chiediamo, altresì, che le rateizzazioni in atto siano sospese e, anche in questo caso, ci sia un differimento di qualche mese prima della ripresa dei pagamenti. Tutto ciò a vantaggio e a sostegno delle imprese oltre che dei nuclei familiari che compongono la nostra comunità cittadina. Riteniamo che soltanto attraverso l’adozione di queste misure specifiche sarà possibile fornire un supporto adeguato a tutti coloro, e sono molti, che dovranno confrontarsi con un momento davvero difficile per l’economia locale. Ecco perché invitiamo l’amministrazione Cassì a compiere un ulteriore sforzo verso la direzione da noi indicata”.
E anche la Lega Ragusa, prima della diffusione della nota di Palazzo dell’Aquila di cui dicevamo all’inizio, per bocca del commissario cittadino Massimo Iannucci aveva affermato “chiediamo, al Sindaco della nostra città di adoperarsi, per quanto di sua competenza, con lo sgravio e lo spostamento delle scadenze dei tributi locali: Imu/Tasi, Tari, servizio idrico e altro ancora. Sono scadenze che a oggi imperversano in tutte le famiglie e che sicuramente le stesse, per tutta una serie di difficoltà, non potranno pagare. Nel nostro piccolo ci faremo carico di presentare istanza nelle apposite sedi, per sensibilizzare sia Consiglio comunale che Giunta, ad adottare adeguate misure di ristoro rivolte alla cittadinanza inevitabilmente colpita da questo evento terribile. Ma non perdiamo la speranza.
E, anzi, cerchiamo di muoverci con grande determinazione per raggiungere l’obiettivo di evitare al massimo la propagazione del contagio”. Iannucci aveva concluso “di molte cose, mutui, imposte, contributi dovrà occuparsi, e in parte lo sta facendo, il governo nazionale. Ma l’invito che rivolgiamo è intanto per il sindaco della nostra città, che ritengo più che sensibile per affrontare nella maniera dovuta questa problematica”. (da.di.)