Roma – Coronavirus o influenza di stagione? Ecco quali sono i sintomi più significativi che ci devono far distinguere l’infezione da covid 19 da un’influenza tipica stagionale. I sintomi più comuni al coronavirus sono: febbre, tosse secca e difficoltà respiratorie. L’entità e la gravità di questi tre campanelli d’allarme è quella che i numeri messi a disposizione dell’emergenza sanitaria cercano di valutare. La febbre può salire molto, di solito mette in allarme quando non passa con gli antipiretici e cresce sopra i 37,5. In presenza di febbre, secondo le attuali normative bisogna rimanere in casa isolati.
La tosse è descritta come secca, stizzosa e insistente, non con catarro ed il respiro corto, la difficoltà a respirare, a parlare nei numeri d’emergenza viene valutato come importante. Altri sintomi in ordine di prevalenza sono: affaticamento (38,1%), produzione di espettorato (33,4%), mal di gola (13,9%), mal di testa (13,6%), mialgia o artralgia (14,8%), brividi (11,4%), nausea o vomito (5,0%), congestione nasale (4,8%), diarrea (3,7%), tosse con sangue (0,9%) e congestione congiuntivale (0,8%). Le persone con COVID-19 generalmente sviluppano segni e sintomi in media 5-6 giorni dopo l’infezione (il periodo massimo di incubazione è entro i 14 giorni).