La dieta dell’orologio contro il rischio diabete e glicemia alta prevede il consumo dei pasti nell'arco di 10 ore. Lo sostiene uno studio realizzato dal Salk Institute di La Jolla, in California, e pubblicato su Cell Metabolism. La dieta dell'orologio mette in primo piano l'orario dei pasti prima della quantità di calorie assunte. Secondo lo studio la colazione, il pranzo, la cena e gli spuntini vari devono essere consumati nell'arco di 10 ore per perdere peso velocemente. La colazione quindi deve essere ritardata a 2 ore dopo il risceglio. Per questo studio il team del dottor Satchidananda Panda ha selezionato 19 pazienti affetti da sindrome metabolica.
Tale disturbo è caratterizzato da sovrappreso, pressione e colesterolo alti e elevata glicemia a digiuno. Si tratta di fattori che favoriscono l'insorgenza del diabete. Dopo tre mesi di dieta dell'orologio tutti i soggetti hanno perso veloce e in alcuni ridotto anche i fattori di rischio per il diabete.Il diabete è una malattia comune a 3,5 milioni di italiani, che sono costretti a seguire un regime alimentare molto rigoroso per gestire la glicemia alta. Il diabete è una malattia in cui c’è aumento nel sangue dei livelli di glucosio (zucchero; la glicemia) per un deficit della quantità e, spesso, nell’efficacia biologica dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas.
Il diabete non è una malattia contagiosa: vivere con un diabetico non fa venire il diabete. Il diabete non è una malattia ereditaria, nel senso che, tranne che per poche varietà molto rare (es. MODY), non c’è un passaggio inevitabile della malattia da una generazione ad un’altra. Esiste però una predisposizione familiare, soprattutto in caso di diabete tipo 2, per cui chi ha un diabetico fra i parenti di primo grado (genitori, fratelli) ha un rischio di ammalare superiore rispetto a chi non ha parenti con la malattia. La dieta dell'orologio potrebbe essere una soluzione per prevenire la malattia riducendone i principali fattori di rischio.