Ragusa – L’attenzione del gruppo consiliare 5 stelle di Ragusa è focalizzata, in questo fine settimana di emergenza coronavisus, dopo i due ultimi Dpcm del premier Conte, su alcuni aspetti di grande importanza e soprattutto di interesse generale. E i consiglieri pentastellati Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali e Alessandro Antoci non potevano non esordire stigmatizzando l’ulteriore rientro in massa di persone dalle aree rosse della Lombardia, Milano innanzitutto. In proposito i consiglieri pentastellati, “alla luce del nuovo esodo di massa di cui abbiamo avuto notizia, invitano il sindaco a intensificare i controlli su chi arriva dalle aree più a rischio affinché gli stessi, così come previsto tra l’altro dalla nuova ordinanza del governatore siciliano, possano autodenunciarsi e porsi in isolamento.
E’ chiaro che, mentre tutti restiamo a casa, continuare a ospitare gente dal Nord fa diventare maggiore il rischio. Ci appelliamo al senso di responsabilità di chi sta ritornando ma chiediamo una attenzione supplementare nei controlli”. Ma l’attenzione di Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali e Alessandro Antoci è rivolta anche “alle numerose segnalazioni concernenti la presenza di anziani soli in varie zone del centro storico superiore. Anziani soli così come sarebbe potuto accadere prima dell’emergenza sanitaria ma a maggior ragione adesso chiediamo all’assessorato ai Servizi sociali del Comune di potenziare il monitoraggio di queste persone affinché i riflettori nei loro confronti possano essere puntati in maniera maggiore rispetto al recente passato.
Sappiamo che non è semplice alla luce di quello che sta accadendo ma è opportuno uno sforzo supplementare da parte di tutti. Anche i vicini, con le dovute precauzioni ovviamente, possono preoccuparsi di monitorare lo stato di salute di chi sanno essere anziano e abitare da solo. E’ necessario che in tutta la città possa estendersi una rete complessiva di solidarietà per supportare chi potrebbe trovarsi in grave difficoltà”. Ed infine, ma non per questo meno importante, la denuncia di “chi specula sul prezzo delle mascherine. Occorre massima attenzione e invitare le autorità competenti a monitorare comportamenti poco consoni”. I consiglieri M5 infatti constatano che “l’incremento eccezionale di richieste per dotarsi di mascherine, ai tempi dell’emergenza sanitaria, sta facendo sorgere un altro problema non da poco.
Quello, cioè, della speculazione che persone senza scrupoli portano avanti noncuranti della situazione di criticità e, anzi, preoccupandosi solamente di coltivare incassi a più zeri. Purtroppo, è una faccenda che rischia di sfuggire di mano e che ha fatto registrare qualche picco anche nella nostra città”. Dopo aver ricordato che “la priorità dovrebbe essere quella di garantire le mascherine a tutti gli addetti del comparto sanitario, delle agenzie di pompe funebri, a chi si occupa di assistenza domiciliare agli anziani, agli immunodepressi, senza dimenticare i dipendenti dei supermercati e quelle attività che per forza devono rimanere aperte” i pentastellati osservano che “le mascherine hanno una scadenza, con prezzi che talvolta arrivano sino a 10 euro, tanto che così diventa impossibile sostituirle periodicamente.
Per questo, è opportuno trovare una soluzione che possa essere all’altezza della situazione”. Da qui la richiesta al sindaco “di interloquire con le autorità preposte per verificare e scoraggiare le eventuali speculazioni che così andrebbero ad insorgere, non dimenticando che attraverso un attento monitoraggio da parte di chi di competenza, si potrebbe bloccare sul nascere l’attività di chi intende speculare sulla vendita di questi presidi in un momento di particolare necessità. Stiamo cercando, per quanto ci viene possibile, di fare ognuno la nostra parte. Ma sinceramente non è ammissibile che ci sia chi ci specula sopra creando situazioni niente affatto piacevoli. Noi monitoreremo ma chiediamo al primo cittadino di fare altrettanto e di intervenire qualora lo si reputasse necessario”. (da.di.)