Vittoria – Panificatori a Vittoria, allarme di Confcommercio. “Le notizie che, in queste ore, stanno circolando sul web, con particolare riferimento ai comportamenti a cui dovrebbero attenersi i panificatori, non solo non nascono da un confronto con le associazioni di categoria come la nostra ma sembrano il frutto di circolari, o pseudotali, che contribuiscono, in questa fase storica molto particolare, a creare molta più confusione rispetto a quella già esistente”.
A dirlo il presidente Confcommercio Vittoria, Gregorio Lenzo, in uno al presidente regionale Assipan, Salvatore Normanno, e al presidente comunale della categoria, Emanuele Occhipinti. “In questi momenti difficili che vedono alcune categorie, come quella dei panificatori, aperte negli orari consentiti, per soddisfare le esigenze della collettività, impegnandosi con grandi sforzi a evitare gli assembramenti all’interno dei propri punti vendita – spiegano i tre rappresentanti del sistema Confcommercio – dovremmo, semmai, evitare la diffusione di notizie non fondate e utilizzare sempre più il canale delle associazioni di categoria per ricevere comunicazioni chiare ed ufficiali.
Stiamo parlando di comunicazioni che nulla hanno a che vedere con i confronti e con le relazioni che la nostra associazione di categoria, a livello provinciale, intrattiene continuamente con la prefettura di Ragusa a proposito dell’emergenza comunale. Vorremmo precisare che ad oggi non c’è alcuna ordinanza cittadina che disciplina misure restrittive per la categoria dei panificatori ma solo il decreto del presidente del Consiglio dei ministri e le misure attuate dalla prefettura per l’osservanza delle misure restrittive che di recente hanno interessato il nostro territorio. Riteniamo adeguato, semmai, come associazione di categoria, che possa essere utilizzato il nostro canale per discutere sulla possibilità eventuale di una chiusura anticipata alle 20 a fronte di una città, quella di Vittoria, che pian piano, durante le ore serali, ed è giusto che sia così in questo periodo, diventa sempre più deserta”.