Modica – Forse è proprio arrivato il momento di tenere le sedute del Consiglio Comunale, delle Commissioni Consiliari Permanenti, della Giunta, nonché di tutti gli altri organismi comunali, in videoconferenza. Lo prevede il comma 1 dell’Art. 73 (Semplificazioni in materia di organi collegiali) del DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18 (Decreto Cura Italia): “Al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19 e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020, i consigli dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali, che non abbiano regolamentato modalità di svolgimento delle sedute in
videoconferenza, possono riunirsi secondo tali modalità, nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità previamente fissati dal presidente del consiglio, ove previsto, o dal sindaco, purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti, sia assicurata la regolarità dello svolgimento delle sedute e vengano garantiti lo svolgimento delle funzioni di cui all’articolo 97 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché adeguata pubblicità delle sedute, ove previsto, secondo le modalità individuate da ciascun ente”.
A questo punto riteniamo opportuno e necessario l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono di lavorare anche da casa, così come d’altronde già accade nella scuola con le attività didattiche a distanza, nonché con il cosiddetto telelavoro o smart working, che consente a migliaia di lavoratori di svolgere le proprie mansioni dal proprio domicilio. Inutile al riguardo evidenziarne gli innumerevoli vantaggi derivanti da tale pratica, sia per la qualità della vita dei lavoratori, sia per il minor numero di spostamenti di uomini e mezzi, con conseguenti benefici anche per l’ambiente.
Bene ha fatto, a tal proposito, la Presidente del Consiglio Comunale, Carmela Minioto, che nei giorni scorsi, con lettera indirizzata al Segretario Generale e avente ad oggetto “Sedute consiliari in videoconferenza”, ha chiesto “di sapere se l’alula consiliare è già predisposta per l’attivazione delle sedute in videoconferenza e, nel caso in cui la risposta fosse negativa, quali passaggi necessitino per l’attivazione e l’accesso al servizio”. Non a caso è trascorso già oltre un mese dall’ultima seduta di Consiglio Comunale e tanti atti necessitano di essere affrontati. Attraverso questi strumenti e adeguate procedure, per altro, sarebbe data la possibilità al Consiglio di trattare gli importanti e pressanti argomenti che ruotano intorno all’emergenza sanitaria oggi imposta dal Covid-19, e fornire il proprio contributo all’individuazione, sul livello locale, di un più ampio ventaglio di misure mirate a mitigare il diffondersi del contagio e al sostegno di famiglie e imprese oggi in forte difficoltà.
Poiché non sappiamo per quanto tempo ancora si prolungherà l’attuale stato di emergenza, che occorre affrontare sicuramente con il massimo impegno, responsabilità e anche normalità, l’utilizzo per quanto possibile dello strumento della videoconferenza e, più in generale delle nuove tecnologie, appare assai provvido, permettendoci riunioni e incontri a distanza senza alcun contatto fisico, e, quindi, in ottemperanza alle prescrizioni anti-contagio. Nella congiuntura di crisi che ci affanna, inoltre, riteniamo sia indifferibile la massima convergenza di intenti e obiettivi fra chi è stato designato dagli elettori a rappresentarli; sul piano cittadino, quindi, Consiglieri Comunali e Sindaco.
Questo si configura quale componente di una ‘democrazia’ concreta e compiuta. Il coinvolgimento dei Consiglieri da parte del Sindaco nelle scelte che opera, per altro, si configura come condivisione delle responsabilità che egli, in prima persona, è chiamato ad assumersi. Non ci sembra quindi irrilevante sollevare il problema della necessità che Consiglio Comunale, Giunta e Commissioni Consiliari Permanenti si riuniscano anche e soprattutto in questo momento in cui qualcuno potrebbe semplicisticamente obiettare che “c’è altro a cui pensare”. Chiunque ritenesse che la democrazia per essere tale non può che essere ‘compiuta’ dovrebbe convenire, dunque che è proprio arrivato il momento di tenere le sedute di tutti gli organi istituzionali comunali in videoconferenza.
Ci aspettiamo, pertanto, che chi di dovere, in primis il Segretario Generale, si attivi per consentire ai Consiglieri Comunali e agli Amministratori di poter continuare a svolgere il proprio mandato e a dare risposte ai cittadini soprattutto in questo periodo di emergenza nel quale, tutti, e a maggior ragione i rappresentati istituzionali, hanno il diritto e il dovere di fare la propria parte nell’interesse della collettività.