Ragusa – Il sindaco Cassì e l’amministrazione comunale hanno allo studio alcune misure di intervento economiche e sociali che vengono esposte dal primo cittadino in una nota stampa ufficiale che riportiamo di seguito. “L’emergenza sanitaria porta con sé una crisi economica che assume ogni giorno che passa dimensioni allarmanti, e che non può coglierci impreparati. Come Amministrazione siamo quindi al lavoro in queste ore su più fronti: valutare gli effetti di un differimento dei termini di scadenza dei tributi locali, predisporre nel migliore dei modi la ripartenza, che già in questi giorni deve mettere radici, e, nell’immediato, sostenere quei lavoratori privi di ammortizzatori sociali che più di altri soffrono gli effetti del blocco inatteso di ogni attività.
In sinergia con la Caritas siamo al lavoro per allestire una rete di solidarietà sociale, flessibile e attenta, che sappia andare incontro alle diverse esigenze nel rispetto della dignità di tutti”. Del resto l’adozione di tali misure era stata già ultimamente richiesta da consiglieri e gruppi consiliari. Ultimo in ordine di tempo il capogruppo 5 stelle Sergio Firrincieli che ha proposto un fondo di solidarietà che viene così esplicitato “ho chiesto, d’accordo con il mio gruppo che ci si possa sedere tutti attorno a un tavolo, in conference call, per stabilire, con un atto concreto, di aiutare le istituzioni di beneficenza che in questo momento hanno assoluta necessità di un sostegno concreto e non solo a parole.
I consiglieri comunali, secondo la nostra proposta, dovrebbero devolvere i propri gettoni di presenza mentre sindaco e assessori potrebbero decurtare parte della propria indennità intanto per i mesi di marzo e aprile per devolverla secondo i canoni di secondo i canoni di cui abbiamo detto”. La proposta di Sergio Firrincieli nasce da un’amara constatazione “sempre più persone, in questo periodo, anche famiglie che non sono mai state poste sotto attenzione dai Servizi sociali si stanno vedendo costrette a ricorrere ai sostegni degli enti caritatevoli. Lo fanno in maniera riservata, probabilmente, senza farci sapere nulla.
Però si tratta di un fenomeno che, in questo periodo di emergenza sanitaria ed economica, rischia di esplodere. Ecco perché, prima che la situazione diventi ingestibile, possiamo decidere tutti assieme di destinare una somma importante, dando per primi noi l’esempio di rappresentanti istituzionali che tengono alla propria città e che vestono i panni del padre premuroso nei confronti del figlio in difficoltà. Noi ci siamo e vorremmo che anche gli altri facessero la loro parte. Sarebbe apprezzabile che il sindaco cogliesse immediatamente questo invito e avviasse in tempi rapidi un confronto al fine di concretizzare la suddetta iniziativa”.
E per concludere è giusto e corretto, soprattuto in questo momento tragico in cui è richiesta la massima solidarietà e l’impegno di tutti, ricordare che l’istituzione di un fondo di solidarietà era stata chiesta anche dai due consiglieri democratici Mario Chiavola e Mario D’Asta, mentre la Lega Ragusa, sia per bocca del commissario cittadino Massimo Iannucci che della consigliera comunale Maria Malfa aveva ventilato l’ipotesi di istituire un banco alimentare comunale. (da.di.)