Ragusa – Le maschere da sub Easybreath diventano dispositivi di sicurezza per il personale medico. I privati le donano e Orthom di Ragusa le trasforma. Le maschere da snorkeling Easybreath possono essere riconvertite e utilizzate per la messa in sicurezza del personale medico che oggi lavora negli ospedali e soprattutto nei reparti di malattie infettive e di Rianimazione che ospitano i pazienti ammalati a causa del coronavirus. L’officina ortopedica Orthom di Ragusa, azienda produttrice di dispositivi medici con registrazione al ministero della salute ha avviato la riconversione delle maschere per creare dispositivi di protezione individuale per il personale medico e paramedico di altissimo livello.
L’amministratore unico della Orthom, Pietro Di Falco ha interloquito con alcuni primari dei reparti di Rianimazione della Sicilia sud orientale per valutare le effettive possibilità di impiego del nuovo dispositivo, dopo la riconversione. Di Falco ha chiesto di ricevere in dono le maschere da sub che ciascuno possiede, ma che sono per il momento, inutilizzate e di metterle a disposizione di Orthom, che provvederà poi a riconvertirle per darle ai reparti siciliani grazie anche all’aiuto di tutti coloro che in regione posseggono una stampante 3D. Di Falco vuole mettere il suo now how a disposizione della sanità regionale ed a collaborare anche con altre aziende. Ha già messo a punto e sta sperimentando dei file prototipati che possono consentire di avviare tale produzione.
“Siamo pronti a condividere, a titolo gratuito, tutti i file prototipati e le competenze maturate per avviare la riconversione delle maschere, per la messa in sicurezza del nostro personale medico creando dispositivi di protezione individuali ad altissimo livello di protezione. Chiedo a tal proposito, alla Regione Sicilia, di prendere parte in questo processo che vede l’assessore alla Sanità garante di un sistema che lavori per la Sicilia, che metta in sicurezza il nostro personale sanitario e che quindi si prodighi per aiutare anche le altre regioni”. Di Falco ha già potuto sperimentare la disponibilità di molte persone.
“Da qualche giorno – racconta – tanti ci telefonano per dare la disponibilità a donare le proprie maschere da snorkeling Easybreath. Lunedì ne avremo già una decina e ne arriveranno altre. Molti 3D maker e possessori di stampanti ci hanno già contattato e siamo onorati di accoglierne altri. Cominceremo subito a lavorare per far si che il personale medico dei nostri ospedali possa adoperarle per poter lavorare in sicurezza nella cura e nell'assistenza dei malati di Covid-19. È importante tutelare i medici e gli infermieri per garantire la loro salute ed evitare rischi per loro e per permettere le migliori cure per coloro che si ammalano”.