Caserta, 30 mar. – Da Caserta a Salerno, passando per Benevento e Avellino. Per offrire un contributo diretto alla lotta contro il Coronavirus, i punti vendita Decò del Gruppo Multicedi hanno effettuato una serie di donazioni alle strutture sanitarie di tutte le Asl della Campania. L'importo complessivo è di 160mila euro diviso tra le ASL 1, 2 3 di Napoli e le ASL di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno.
Diverse le donazioni di beni di prima necessità alla Caritas ed alla Fondazione Banco Alimentare Campania, da parte di Multicedi, per aiutare le persone indigenti e quelle in prima linea da gennaio di quest'anno con più donazioni e specialmente ora durante l'emergenza, per un valore commerciale di oltre 80mila euro. Sempre in tema di impegno sociale, condividendo lo slogan “la fame non va in quarantena”, il Gruppo ha avviato diverse partnership con Associazioni no profit locali e protezione civile per sostenere l'iniziativa della “spesa sospesa”.
Nello specifico Multicedi è il primo gruppo della grande distribuzione alimentare ad avviare una partnership con Agrocepi confederazione agroalimentare, la cui istanza è stata accolta dalla Prefettura di Salerno che coordinerà le attività sulla provincia.
Sul modello del caffè sospeso “'O cafè suspiso”: in tanti punti vendita del gruppo Multicedi ogni cliente potrà depositare alcuni prodotti (preferibilmente di prima necessità) in un carrello posto oltre le casse dei punti vendita, ritirato alla fine di ogni giorno dal personale delle associazioni no-profit locali o dalla Protezione Civile, per essere distribuito ai cittadini indigenti.
Il Gruppo Multicedi, infine, partecipa a “Una goccia nell'oceano” lanciata con l'hashtag #pocomatanto, e portata avanti da Fondazione Banco di Napoli. Dedicata agli ospedali, ai medici di prossimità e ai nuclei familiari in difficoltà per la chiusura delle attività di commercio e artigianato, l'iniziativa aiuta i nuclei familiari colpiti dagli effetti del lockdown. Distribuiti pacchi alimentari in collaborazione dei supermercati Decò, con l'aiuto logistico della Croce Rossa, Protezione Civile, parroci e associazioni di volontariato.