Roma, 31 mar. — "Rincorrere il dato ufficiale, spesso è condizionato da ritardi nella valutazione dei test, diventa un gioco di interpretazione libera. L'impressione che si stia allentando, però, c'è, e si vede anche da altri fattori, come la pressione sugli ospedali". Cosi Massimo Galli, direttore del Dipartimento di malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, ai microfoni della trasmissione radiofonica 'Circo Massimo' su Radio Capital. "Siamo certi che in Lombardia che le persone con l'infezione siano di più di quelle diagnosticate, il che spiega anche il numero spropositato di morti rispetto agli infetti", ha sottolineato.
In ogni caso "i prossimi dieci giorni ci daranno indicazioni importanti, anche per capire cosa si potrà fare verso una graduale riapertura. È prematuro parlarne, ma è giusto programmare", ha detto ancora l'esperto per il quale va ricordato che la storia è piena di riprese precoci che poi si rivelano disastri dal punto di vista del risultato. Dobbiamo ragionare molto bene su quello che è opportuno fare". "La Cina ha giustamente chiuso i confini per evitare il cavallo di ritorno. Questo sarà un fattore molto importante da considerare in tutti i piani di ripresa", ha spiegato ancora Galli che ha aggiunto: "Ci si è ripresi dopo la seconda guerra mondiale, non credo che questa esperienza metterà le economie così in ginocchio da non potersi riprendere".
"Le reazioni degli scienziati a TG Leonardo? Sono sconcertato. Molti colleghi hanno perso più di un'occasione di tacere su cose che non sapevano o che non erano in grado di poter affermare", ha affermato ancora Galli. "Prima di azzardare qualsiasi ipotesi, – ha concluso – anche per farsi un pubblico, bisognerebbe avere delle competenze".