pisa, 2 apr. – Al carcere di Pisa sono 10 i casi risultati positivi al coronavirus: 7 agenti della polizia penitenziaria e 3 dell'area sanitaria, tra i quali il paziente numero 1 una dottoressa. A renderlo noto Romeo Chierchia, segretario generale Ciisa Penitenziaria, sottolineando come il carcere pisano sia quello "più esposto" rispetto al dato diffuso dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Un dato, ricorda il sindacalista, "che non tiene conto del personale dell'area sanitaria, la primaria fonte di contagio detenuti".
A Pisa "il mancato utilizzo dei Dpi ha esposto il personale a rischio. Non si esclude un'azione penale nei confronti di chi ha sottovalutato il contagio, fanno sapere dal quartier generale della Ciisa Penitenziaria. "Chi sbaglia deve pagare. A Pisa, intanto, all'agente in isolamento sanitario presso la caserma non gli è stato consegnato un pasto caldo a causa della disorganizzazione della Direzione. La Regione Toscana fa sapere che non ci sono detenuti infetti al coronavirus, ma quanti tamponi sono stati effettuati nei confronti dei 3.473 detenuti?
La diffusione è appena iniziata – evidenzia Chierchia – Intanto il sindacato richiede, a distanza di 7/10 giorni, il secondo tampone al personale penitenziario di Pisa nonchè la priorità sul Test sierologico. Tamponi e test sierologico a tutti gli agenti della polizia penitenziaria sul territorio nazionale".