Ragusa – Il comitato provinciale Csen Ragusa, nel pieno dell’emergenza sanitaria, e rispettando le indicazioni provenienti dalla presidenza nazionale, si è adoperato da subito per interloquire con le varie amministrazioni comunali dell’area iblea al fine di individuare le soluzioni migliori che possano garantire una forma di sostentamento al mondo sportivo, con riferimento alle varie Asd attive sui territori. “Il problema principale – sottolinea il presidente provinciale Csen Ragusa, Sergio Cassisi – ha a che vedere con i mancati introiti, dovuti alla sospensione di ogni attività, e ai costi che, invece, continuano ad esserci quando si ha a che fare, e nella maggior parte dei casi è così, con realtà che hanno svolto la loro azione all’interno di locali in affitto.
Quindi, facendo leva sulla sensibilità delle varie amministrazioni comunali, abbiamo cercato di esternare a ciascun sindaco e al rispettivo assessore comunale allo Sport le diverse problematiche esistenti, ventilando un rischio concreto e cioè la cessazione di ogni attività se le Asd non avranno più la forza di rimettersi in piedi. E questo, ovviamente, significherebbe un impoverimento generalizzato dell’intero movimento sportivo dell’area iblea. E’ qualcosa che non possiamo permetterci anche perché, subito dopo l’emergenza sanitaria, lo sport sarà uno strumento essenziale per consentire a quasi tutti di scaricare le ansie e lo stress maturati durante il periodo di quarantena”.
Il presidente Cassisi ha già incassato risposte positive dai Comuni di Modica e Giarratana mentre gli altri enti locali territoriali si stanno prodigando per trovare la formula più adeguata. “Vorrei ringraziare il sindaco Abbate con l’assessore Monisteri – continua Cassisi – per la sollecitudine con cui ha risposto al nostro invito attivando da subito delle misure di sostegno per i centri sportivi. Lo stesso sta facendo, così ci è stato assicurato, il Comune di Giarratana, grazie all’interessamento del sindaco, Bartolo Giaquinta, e dell’assessore al ramo, Salvatore Pagano. E speriamo, naturalmente, che gli altri enti locali territoriali possano seguire lo stesso esempio.
C’è bisogno di tutti in questa fase e, soprattutto, c’è bisogno di massima collaborazione. Siamo convinti che, in questo modo, si potrà arrivare a creare una rete di solidarietà anche a sostegno delle società sportive amatoriali che ormai da decenni arricchiscono il panorama del dinamismo della provincia di Ragusa”.