Ragusa – Utilizzare i proventi derivanti dalle royalties del petrolio per affrontare l’emergenza del coronavirus, distinguendo la parte immediatamente nella disponibilità del Comune di Ragusa da quella per cui occorre l’autorizzazione della Regione. La proposta è del consigliere Gianni Iurato, di Ragusa prossima, che l’ha avanzata nel corso di una riunione tenutasi in sala Giunta nei giorni scorsi durante la quale i rappresentanti dei gruppi consiliari hanno manifestato al sindaco, presente anche il presidente del civico consesso, le proprie idee per evitare che la città si trovasse insufficientemente preparata nell’affrontare la complessiva problematica dell’emergenza coronavirus.
Secondo Iurato le direttrici su cui l’ente dovrebbe muoversi sono le seguenti “predisporre urgentemente l’acquisto di idonei dispositivi individuali di sicurezza per tutto il personale sanitario ragusano contestualmente all’acquisto di attrezzature specialistiche per la sala rianimazione; potenziare la protezione civile comunale con nuovi mezzi e attrezzatura specifica; elaborare un piano economico per sostenere nel limite del possibile, famiglie, piccole-medie imprese, negozianti, artigiani, attività di ristorazione, attività varie di ricezione turistica, partite Iva e altro ancora".
Pertanto, Iurato ricorda, rifacendosi alla riunione dei giorni scorsi, che “ indipendentemente dai probabili aiuti economici annunciati in quel periodo dal premier Conte che sarebbero arrivati sia dallo Stato, sia dalle Regioni, Ragusa Prossima, per finanziare economicamente i provvedimenti proposti, aveva già suggerito all’amministrazione di inoltrare urgentemente formale richiesta autorizzativa sia alla presidenza del Consiglio sia al presidente della Regione Sicilia, per poter utilizzare, in forma straordinaria, parte delle royalties destinate al Comune di Ragusa. Per l’anno 2020 vi è una previsione di bilancio in entrata di circa 4 milioni di euro”.
Poi il consigliere di opposizione spiega “ si rendeva e si rende necessaria da parte del Comune di Ragusa l’inoltro di tale “richiesta di spesa autorizzatoria straordinaria” in quanto la destinazione delle risorse provenienti da royalties sono vincolate e regolamentate da una legge regionale. In realtà, la stessa legge regionale in questione prevede l’utilizzo delle royalties per “lo sviluppo dell’occupazione, e delle attività economiche”. Quindi. quasi tutti gli interventi previsti da Ragusa Prossima nella terza proposta formulata si potrebbero probabilmente già finanziare con i proventi da royalties. Invece per quanto riguarda gli altri due punti, (acquisto di dispositivi individuali di sicurezza per tutto il personale sanitario ragusano e potenziamento della protezione civile comunale con nuovi mezzi e attrezzatura specifica n.d.r.) troverebbe impedimento l’utilizzo di tali risorse in quanto sono attività-destinazioni non previste dalla legge regionale di cui stiamo parlando.
Proprio per questo motivo necessita un atto autorizzativo preventivo per usare i proventi delle royalties in periodo di emergenza ed in forma straordinaria anche per scopi sanitari, di Protezione civile e/o per assicurare l’espletamento di eventuali servizi pubblici locali essenziali. Siamo convinti che tale richiesta, se formulata dal Comune di Ragusa in questo momento storico, avrebbe un’altissima possibilità di essere accolta dalle istituzioni regionali e nazionali in quanto le royalties sono proventi ottenuti da coltivazioni nel sottosuolo che producono idrocarburi liquidi e gassosi e non proventi ottenuti da tributi-tasse che devono assicurare servizi essenziali a domanda individuale e non”.
In ogni caso, per Gianni Iurato “è necessario utilizzare appieno anche e non solo le entrate da royalties per finanziare azioni mirate a rendere più funzionale e incisiva la nostra realtà sanitaria ragusana nella lotta al Covid-19; potenziare la Protezione civile comunale in termini di mezzi e specifica attrezzatura anti-Covid19; elaborare un serio piano di sostegno economico locale (complementare a quello nazionale e regionale) alle imprese, partite Iva, negozianti, artigiani, famiglie, strutture varie per la ricezione turistica, ristorazione, etc.; e, ancora, predisporre un piano di coordinamento dei laboratori privati di analisi cliniche e chimiche i quali, solo alla bisogna, potrebbero affiancare il laboratorio pubblico di analisi per effettuare e accelerare i risultati dei campioni sospetti Covid-19 in caso di un aumento degli infetti (presenza di tamponi e reagenti permettendo).
Ecco perché ci sentiamo di incoraggiare il sindaco a percorrere la proposta formulata verbalmente nella riunione dei giorni scorsi e ora reiterata con questo documento, proposta che, in ogni caso, non pregiudica assolutamente, anzi al contrario, le iniziative già intraprese dall’amministrazione cittadina”. (da.di.)