Roma, 9 apr. – Al via la collaborazione tra le associazioni Medicina Solidale Onlus, Acli Roma, Isola Solidale e McDonald's Italia per il sostegno alimentare delle persone senza fissa dimora, in questo difficile contesto legato all'emergenza Coronavirus. L'azienda, anche grazie alle disponibilità dei volontari delle tre associazioni, metterà a disposizione 200 pasti al giorno nelle prossime due settimane, destinati ai più bisognosi in tutta la città di Roma a partire dalle periferie. A partire da oggi, la distribuzione si terrà ogni giorno all'ora di pranzo. Saranno i volontari delle tre associazioni a ritirare i pasti e provvedere alla consegna.
"Quello con Medicina Solidale – spiega Mario Federico, amministratore delegato di McDonald's Italia – è un rapporto iniziato tre anni fa con donazioni settimanali di pasti destinati ai senza tetto. Ci è sembrato doveroso, in un questo contesto di grande difficoltà quale quello che stiamo vivendo, rinnovarlo e anzi estenderlo a nuovi interlocutori che possano garantire che il nostro contributo arrivi dove più c'è bisogno". "Da oltre 3 anni – spiega Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale – McDonald's ci sostiene con i pasti per i senza tetto della zona di San Pietro ed ora questa iniziativa, in un momento tragico per la città e il Paese, è una ventata di speranza per i tanti romani in difficoltà soprattutto nelle periferie.
I pasti verranno distribuiti dai nostri volontari soprattutto a Roma Sud da Tor Bella Monaca a Finocchio, da Torre Spaccata a Tor Vergata". "La nostra realtà – aggiunge Alessandro Pinna, presidente dell'Isola Solidale – è impegnata nel sostenere soprattutto famiglie e anziani in difficoltà e grazie alla collaborazione con il gruppo scout Roma 92 riusciamo anche a sostenere le attività solidali di alcune parrocchie nell'area della Magliana. L'iniziativa che parte oggi è un valore aggiunto per garantire a molti romani il diritto ad avere ogni giorno un pasto".
"Come Acli di Roma – sottolinea Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma – abbiamo deciso di potenziare la nostra buona pratica di recupero e distribuzione di eccedenze alimentari 'il cibo che serve' anche grazie all'alleanza tra il mondo produttivo e quello delle organizzazioni sociali che sta dando vita a una vera e propria gara di solidarietà che auspichiamo possa proseguire anche al termine di questo periodo emergenziale".