Ragusa – Cassa integrazione in deroga: sono già arrivate a Palermo, dalla provincia di Ragusa, 2.022 istanze per un numero complessivo di lavoratori coinvolti pari a 4.679. Il numero di ore richieste ammonta a oltre un milione, per l’esattezza a 1.004.926. Sono i numeri piovuti nel giro di pochi giorni dall’area iblea alla piattaforma informatica attivata dall’assessorato regionale al Lavoro. “Numeri che, purtroppo – afferma il segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi – sono destinati a crescere, un po’ come accade in tutta la Sicilia. Il problema è che tutte le istanze presentate nell’isola hanno già divorato il budget di 112 milioni stanziati dallo Stato per la cassa integrazione nell’isola.
Quindi, molti rischiano di rimanere fuori. A meno che, come è stato annunciato dalla Regione, questo fondo non sia rimpinguato”. Carasi mette in rilievo che, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, il sindacato si è mosso senza sosta per cercare di ricevere delle risposte. “Il segretario generale di Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio – sottolinea Carasi – ha più volte rimarcato che l’obiettivo è quello di evitare che l’epidemia sanitaria abbia come conseguenza diretta l’epidemia economica. E’ uno sforzo immane quello che tutti assieme dobbiamo cercare di compiere. E questo non toglie che, ancora adesso, servano interventi di sostegno ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese.
Noi come Cisl, sin da subito, abbiamo chiarito che prioritariamente va garantita la salute e la sicurezza di tutti, a partire da chi si trova in prima linea ogni giorno, assicurando servizi indispensabili ai cittadini, negli ospedali, nei trasporti, nei supermercati, insomma in ogni presidio essenziale per il nostro quotidiano. Allo stesso tempo, dobbiamo impegnarci affinché nessuno sia lasciato indietro e da solo. Dobbiamo fare squadra tutti assieme. Per ottenere risultati importanti. A cominciare da quelli riguardanti la cassa integrazione in deroga che rappresenta una vera e propria ancora di salvataggio per l’economia isolana e, per quanto ci riguarda, per l’economia della provincia di Ragusa”.