Ragusa – "I 102 migranti sbarcati con un gommone a Pozzallo, sono stati trasferiti temporaneamente per il periodo di quarantena di 15 giorni e in attesa di essere ricollocati altrove, in una struttura in gestione alla Prefettura in c.da Cifali, in territorio di Ragusa, ma a pochi chilometri da Comiso". Lo scrive in un post pubblicato su Facebook dal sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. "Sono tutti uomini in apparenti buone condizioni, di cui 35 minorenni. Mi sono personalmente recato nella struttura, – scrive il sindaco Cassì -che risulta isolata, recintata e presidiata dalle forze dell’ordine. La situazione è sotto controllo.
Ritengo ineludibile prestare soccorso a chi rischia la vita, in balia delle onde e di criminali mercanti di uomini, ma certo non è questo il momento di usare le strutture di prima accoglienza del territorio. Non in questo tempo di difficoltà e di tensione, non quando sono chiesti a tutti limitazioni e sacrifici per contrastare un pericolo invisibile e mortale, non quando le forze dell’ordine e le Asp sono impegnate a gestire una crisi che ha riflessi sanitari, sociali ed economici devastanti. Altri sbarchi sono previsti con la bella stagione e il mare calmo.
D’intesa con il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari, supportiamo la soluzione proposta dal presidente Musumeci: quella cioè di ospitare i migranti provvisoriamente per il periodo di quarantena, in navi all’uopo allestite e, pare, già disponibili. Non possiamo subire questo ulteriore carico e questa occasione di allarme sociale. Il Governo si adoperi subito al fine di evitare tensioni che al momento noi sindaci non riusciremmo a gestire. Si tratta di soluzione di buon senso, che tutela tutti: migranti, operatori, cittadini, forze dell’ordine. Nessuno pensi di ignorare e scavalcare le istanze del territorio. Una soluzione tempestiva e in linea con tutti i parametri di accoglienza è a portata di mano. Non un minuto può essere perso, non una esitazione deve esserci in questi momenti.