Ragusa – L'Azienda Sanitaria di Ragusa e il comune di Ragusa, accogliendo l’invito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, hanno riattivato e rimodulato i progetti che dal 9 marzo erano stati sospesi a seguito delle disposizioni del DPCM sul contrasto all’emergenza COVID- 19. «Abbiamo colto questa possibilità – ha dichiarato Piero Mandarà responsabile del Servizio Civile Universale dell'ASP di Ragusa – e, dal momento in cui abbiamo avuto la possibilità, ci siamo subito attivati per coinvolgere i giovani e gli Enti.
Renderci utili a dare, con responsabilità e consapevolezza, il nostro fattivo contributo quotidiano a favore dei territori e delle comunità è la nostra “mission”. In questi difficili giorni, i progetti di servizio civile rappresentano, infatti, uno strumento prezioso per garantire il quotidiano sostegno e appoggio alle comunità, in uno sforzo comune di solidarietà e di partecipazione in grado di incidere positivamente sul bene comune della collettività a favore dei soggetti più bisognosi. Desidero ringraziare la Direzione Strategica perché ha creduto in questa idea progettuale investendo anche in futuro – ha dichiarato Piero Mandarà. Insieme al comune di Ragusa abbiamo deciso di riattivare i progetti sospesi, pensati per le nostre realtà in tempo di emergenza Covid-19, per adottarle al momento e alle esigenze della Comunità.»
I 14 giovani operatori volontari servizio civile universale, da lunedì 20 aprile, riprenderanno l’attività nei presidi ospedalieri Giovanni Paolo II e Maria Paternò Arezzo. «Abbiamo trovato un valido alleato nel comune di Ragusa e per questo ringraziamo il sindaco Peppe Cassì e l'assessore Giovanni Iacono» – ha sottolineato, altresì, il direttore generale, arch. Angelo Aliquò. Le attività originarie sono state ampliate e saranno svolte in autonomia e/o in collaborazione Il servizio civile universale dell'ASP di Ragusa. Gli operatori volontari servizio civile presteranno servizio in modalità: presenza attiva agli ingressi dei nosocomi. Infatti i volontari opereranno sul campo, la durata coprirà l’intero periodo di emergenza attualmente dichiarato fino al 31 luglio 2020.
Il responsabile del servizio civile dell'ASP Ragusa – Piero Mandarà – ha elencato alcune delle attività che potranno svolgere gli operatori volontari: presidi di accoglienza e di informazione all’utenza e ai pazienti presso gli ingressi degli Ospedali di Ragusa e presso UU.OO. di maggior impatto socio-sanitario (Oncologia, DH Oncologico, Medicina, ecc.);Disbrigo piccole faccende per persone in quarantena presso strutture individuate dalla Regione/ASP, spesa, acquisto farmaci, contatti con medici di base, giornali, ecc. Supporto alla comunicazione via Web (Es. Smart Working) del personale dipendente: supporto all’utilizzo degli strumenti informatici presso le Direzioni Sanitarie degli Ospedali di Ragusa- rapporti con il CED. Contatti con persone in isolamento domiciliare (es. supporto alla gestione dei rifiuti sanitari: produzione, raccolta, smaltimento e informazioni sui comportamenti).
Da ieri il progetto "Ospedali Ragusa" è pronto a donare l’emozione che tutto andrà bene. Ognuno di noi, nel silenzio della concretezza, impara a donare la solidarietà alla persona umana; hanno dichiarato l'ente Capofila -comune di Ragusa- e l'ente Gemellato – ASP Ragusa-.