Roma – Reddito di emergenza per le famiglie senza redditi di lavoro e bonus per colf e badanti. Sono alcune disposizioni che saranno probabilmente inseriti nel decreto di aprile. Il nuovo decreto sulla Fase 2 per superare l'emergenza coronavirus arriverà subito prima del 25 aprile, in ritardo sulla tabella di marcia. Si pensa ad un decreto che prevede un intervento di 70 miliardi complessivi, di cui 30 per garantire la liquidità alle imprese. Nel nuovo decreto si prevedono nuovi aiuti per le famiglie e per le imprese.
Tra le prime indiscrezioni: 4-5 settimane in più di cassa integrazione, indennità per autonomi, professionisti e cococo che salirà da 600 a 800 euro; un mini bonus per colf e babysitter (tra 200 e 400 euro), modulato sull’orario di lavoro (full time o part time); proroga dei congedi parentali e del voucher baby sitter; un reddito di emergenza per le famiglie senza redditi da lavoro e pensione né rendite né altri sostegni pubblici. Allo studio, su pressing del ministro della Cultura Dario Franceschini, l’istituzione di un bonus per le vacanze in Italia, fino a un massimo di 325 euro alle famiglie in difficoltà in funzione del reddito (fino a 26 mila euro).
Il reddito di emergenza, dovrebbe aggirarsi sui 500-600 euro e la dotazione finanziaria complessiva per la misura è di 3 miliardi di euro in accordo con quanto ha dichiarato nei giorni scorsi la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Il reddito di emergenza non andrà alle persone che già usufruiscono del reddito di cittadinanza. A chi spetta il reddito di emergenza? I beneficiari del reddito di emergenza saranno così precari, lavoratori intermittenti, colf, badanti ed anche i tanti lavoratori senza reddito dimostrabile in quanto prima del confinamento per il coronavirus erano degli irregolari. Niente reddito di emergenza se già si prende il bonus per le partite Iva e per i lavoratori autonomi.
I 3 miliardi di euro di stanziamenti saranno riconosciuti per due mesi ad una platea di 3 milioni di persone. I beneficiari del REM, inoltre, non rientreranno non solo tra i percettori di reddito di cittadinanza, ma anche tra coloro che hanno beneficiato del bonus 600 euro. Si tratta dell'indennità a favore di partite Iva e lavoratori autonomi che peraltro è attesa in aumento a 800 euro.