Roma, 21 apr. – – "Per fare un litro di vino ci vogliono 600 litri di acqua. L'acqua è un fattore critico della nostra filiera, per questo conosciamo molto bene e siamo sensibili al tema idrico". A ricordarlo è Pierpaolo Cielo, vicepresidente dell'azienda vinicola vicentina Cielo e Terra che sostiene il progetto di Amref per garantire acqua pulita in Kenya. "In Sierra Leone – ricorda Cielo – avevamo già realizzato 32 pozzi, per un totale di 30 milioni di litri d'acqua.
Vogliamo cercare, con altri progetti idrici, di compensare l'acqua che usiamo per produrre vino. Grazie a un prezioso incontro con un nostro cliente del Kenya, abbiamo poi trovato in Amref una ong locale che ci ha portato sul campo a vedere i suoi progetti. La condivisione del pozzo e il coinvolgimento della comunità intorno a quel bene, così prezioso, è quello che più mi ha colpito nell'incontro con le comunità africane". Dalla collaborazione con Amref è nato “Qualcosa si è rotto”, cortometraggio che evoca, con la voce di Fiorella Mannoia, la frattura creatasi nell'equilibrio tra le donne africane e l'acqua. Il cort, presentato il 4 aprile in anteprima su La7, è stato realizzato in Kenya da Amref e la casa di produzione DocLab. Main partner Cielo e Terra Sustainable e Utilitalia. Partner tecnici Fujinon, Premista e Sony.
Al centro del corto, quell'equilibrio "rotto" da continui periodi di siccità e forti inondazioni, conseguenze di un preoccupante cambiamento climatico. La Fao individua i Paesi dell'Africa Sub-Sahariana come i Paesi che soffriranno maggiormente dei cambiamenti climatici in termini di riduzione della produttività agricola e insicurezza idrica. Nel 2019, nell'intero continente, ai 7,6 milioni di sfollati in fuga da conflitti, si sono aggiunti 2,6 milioni di profughi del clima. Con alcune delle situazioni più gravi che si sono verificate in Etiopia, Somalia, Sudan e Sud Sudan.