Roma, 21 apr. – Dalla app Immuni, al centro del dibattito pubblico di queste ultime ore, alla battaglia che attende l'Italia in Europa, passando per il Mes e per la strategia messa in campo dal governo per fronteggiare l'emergenza Covid-19, che ha letteralmente messo in ginocchio il Paese. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene in Parlamento alla vigilia di un Consiglio europeo decisivo per le sorti stesse del Vecchio Continente. A seguire l'intervento del premier.
"Gentile Presidente, onorevoli senatrici, onorevoli senatori, l'odierna informativa mi consente di offrire al Parlamento un quadro compiuto delle più recenti iniziative che il Governo ha adottato sul piano interno e un aggiornamento sulle iniziative che, a livello europeo, sono in programma per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19. Questo passaggio viene compiuto nella chiara consapevolezza, di chi vi parla ma anche dell'intero Governo – ha esordito il premier – della necessità di coinvolgere appieno il Parlamento in particolare in una fase in cui l'azione del Governo, per il carattere straordinario e la portata pervasiva dell'emergenza che stiamo affrontando, rileva direttamente su beni primari delle persone: la salute, la libertà, l'iniziativa economica, il lavoro".
Il presidente del Consiglio è intervenuto a Palazzo Madama e dalle 17.30 nell'Aula di Montecitorio. "Veniamo alle iniziative adottate sul piano interno – ha proseguito il premier -. Sulla legittimità e sulla ragionevolezza degli strumenti ai quali si è fatto ricorso, come sapete, è in atto un dibattito molto articolato, che riflette un variegato panorama di posizioni. Non entro in questa discussione, anche se non rimango affatto indifferente a tutte le questioni da essa sollevate. Desidero tuttavia ribadire, in quest'Aula, che la pandemia ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre nel rispetto dei principi di massima precauzione e di proporzionalità".
"In ogni più delicato passaggio, – ha rivendicato il presidente del Consiglio – ho sempre avuto la massima premura affinchè fosse preservato il delicato e complesso equilibrio fra i molteplici valori coinvolti, tutti di rango costituzionale, e affinchè fosse assicurato che i diversi organi costituzionali, ciascuno espressione di irrinunciabili garanzie, fossero coinvolti nella misura più ampia possibile, soprattutto a tutela del principio supremo di democraticità che informa di sè l'intero ordinamento giuridico".
"Sotto il profilo della risposta sanitaria all'emergenza, il Governo ha elaborato, in queste ultime settimane, una strategia che possiamo sintetizzare in cinque punti", ha proseguito Conte elencandoli uno per uno. "1. Mantenere e far rispettare, a tutti i livelli, le misure per il distanziamento sociale e promuovere l'utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino – ha indicato – 2. rafforzare le reti sanitarie del territorio come arma principale per combattere il virus. A questo riguardo, il Governo si sta adoperando perchè siano rafforzati tutti i servizi di prevenzione e sta sollecitando una rinnovata integrazione tra le politiche sanitarie e quelle sociali, con particolare attenzione a case di cura e residenze sanitarie assistenziali, ove si è verificata, purtroppo, un'esplosione incontrollata dei contagi, specialmente in alcune aree del Paese".
E ancora: "3. intensificare, in tutto il territorio, la presenza di 'Covid hospital' come strumento fondamentale della gestione ospedaliera dei pazienti. La presenza di strutture dedicate esclusivamente al Covid-19 riduce notevolmente il rischio di contagio per gli operatori sanitari e per i pazienti ricoverati per altre malattie". Il presidente del Consiglio ha proseguito con i 5 punti che sintetizzano l'azione e la strategia portata avanti sinora. "4. uso corretto dei test, sia di quelli molecolari, banalmente il tampone – ha semplificato – che oggi sono l'unico strumento certo di identificazione del virus, sia di quelli sierologici, per intenderci le analisi del sangue, utile strumento di indagine e conoscenza epidemiologica, anche al fine di predisporre un piano nazionale che potrà fotografare efficacemente lo stato epidemiologico del nostro Paese".
"Al riguardo, il 17 aprile è stata indetta dal Commissario Arcuri, su richiesta del Ministero della Salute, una gara in procedura semplificata e di massima urgenza per la fornitura di kit reagenti e consumabili per l'effettuazione di 150.000 test finalizzati ad un'indagine campione sulla diffusione dell'infezione nella popolazione italiana, con possibile successiva estensione per l'effettuazione di ulteriori 150.000 test. La gara pubblica si concluderà in tempi strettissimi (entro il 29 aprile ci sarà la sottoscrizione del contratto), all'esito comunque di una procedura trasparente e rigorosa".
Infine il quinto e ultimo punto: "Rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti (contact tracing) e di teleassistenza con l'utilizzo delle nuove tecnologie. L'immediatezza nella individuazione dei contatti stretti dei casi positivi e il loro conseguente isolamento sono cruciali per evitare che singoli contagiati possano determinare nuovi focolai. Per questo, un'adeguata applicazione informativa direttamente disponibile su smartphone è uno strumento essenziale per accelerare questo processo. Questa applicazione sarà comunque offerta su base volontaria e non obbligatoria e faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione nei movimenti o altri pregiudizi".
"Un team composto dal Ministero dell'Innovazione, dal Ministero della Salute e da esperti in sicurezza cibernetica sta affiancando il Commissario Arcuri al fine di implementare questa applicazione nel migliore dei modi e con le più elevate garanzie – ha ricordato Conte all'Aula – Ho dato indicazioni affinchè i capigruppo, di maggioranza e di minoranza, siano costantemente informati su questo processo applicativo".
"Io stesso mi riservo, in una fase più avanzata – ha poi annunciato – di riferire puntualmente alle Camere sui dettagli di questa applicazione, nella consapevolezza che il coinvolgimento del Parlamento deve essere pieno e stringente, essendo coinvolti diritti costituzionali fondamentali, come la dignità della persona, il diritto alla riservatezza e all'identità personale, come pure la tutela della salute pubblica e, non ultima, l'esigenza di proteggere un asset informativo di primaria importanza nella logica degli interessi strategici nazionali".
"Per quanto concerne la distribuzione di dispositivi sanitari e di protezione personale, comunico che, tramite il sistema 'Analisi Distribuzione Aiuti (ADA)', aggiornato in tempo reale, sono disponibili – sui siti Internet della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Salute e della Protezione civile – informazioni puntuali su dispositivi, apparecchiature e distribuzione che ogni giorno il Commissario Arcuri invia alle Regioni e alla Province autonome per fronteggiare l'emergenza".