Roma, 22 apr. – La Cassa Dottori commercialisti annuncia la pubblicazione nei prossimi giorni di un avviso per la richiesta di ulteriori contributi per stato di bisogno. Il nuovo intervento prevede, aiuti commisurati al 50% dei canoni di locazione degli studi, corrisposti nel periodo compreso tra il mese di febbraio e maggio 2020, fino al limite massimo di mille euro. A poterne usufruire saranno tutti gli iscritti alla Cassa dottori commercialisti che abbiano percepito un reddito relativo al periodo d'imposta 2018 non superiore a 50mila euro e che, comunque, non abbiano percepito nel 2019 redditi di lavoro dipendente, di pensione e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di ammontare lordo complessivo superiore a 20mila euro.
"Questa ulteriore misura va ad aggiungersi a quelle già messe in atto dalla Cassa -spiega Walter Anedda, presidente di Cassa dottori commercialisti- e intende essere un aiuto ai professionisti che, con difficoltà devono far fronte anche alle spese del proprio studio, che a differenza dei ricavi, non si contraggono con l'emergenza epidemiologica e per le quali, oltretutto, non è stato previsto alcun aiuto da parte dello Stato".
È, inoltre, online da oggi il servizio per la richiesta di contributi a favore degli iscritti che abbiano sottoscritto contratti di finanziamento nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020. La misura per la quale la Cassa ha stanziato 15 milioni di euro è riservata agli iscritti con un reddito relativo al periodo di imposta 2019 non superiore a 50mila euro con l'esclusione dei professionisti che, per lo stesso arco di tempo, abbiano percepito redditi di lavoro dipendente e/o di pensione, di ammontare lordo complessivo superiore a 20mila euro.
Gli iscritti che ne faranno richiesta potranno beneficiare di un contributo pari a 500 euro nel caso di prestiti d'importo minimo di 10mila euro e di un ulteriore 1% sulla quota di finanziamento eventualmente eccedente i 10mila euro, fino a un valore massimo di 700 euro. La richiesta di contributo va inoltrata utilizzando esclusivamente il servizio online Csf appositamente predisposto sul sito della Cassa entro il 31 gennaio 2021.