Ragusa – “L’Asp di Ragusa ha comunicato che nel fine settimana sono arrivati gli esiti di 410 tamponi e che cinque sono quelli risultati positivi. Si attende, adesso, l’esito di tutti gli altri in attesa di responso. Ma l’equazione è abbastanza semplice: pochi tamponi, pochi casi; molti tamponi, casi in aumento”. Si esprime così il consigliere comunale 5 stelle di Ragusa Giovanni Gurrieri proseguendo con gli interventi pubblici sull’emergenza sanitaria sulla quale pare che i pentastellati non abbiano intenzione di abbassare la guardia.
Gurrieri rivendica l’attenzione del suo gruppo su tali problematiche ed “evidenzia la necessità di accelerare le procedure perché si possa avere un quadro della situazione quanto più attendibile per l’area iblea” ma lamenta anche come “non è possibile che, a distanza di quattordici giorni, i cittadini ragusani che attendono l’esito del tampone siano ancora nel più totale abbandono e che, dalle testimonianze in nostro possesso, si trovino in una situazione di assoluta difficoltà psicologica. Nei loro confronti, nemmeno la minima attenzione, nessuno che si sogni di chiedere se abbiano bisogno d’aiuto, né dall’Asp e nemmeno da parte del Comune”.
In ogni caso Gurrieri sottolinea che “adesso, occorrerà un’attenzione supplementare in vista della cosiddetta fase due dove l’utilizzo delle mascherine e più in genere dei dispositivi di protezione individuale, per non parlare dell’aspetto distanziometrico, dovranno diventare i punti di riferimento per ciascuno di noi”. Il consigliere poi “fa due osservazioni di carattere politico-sanitario, la prima riguarda il sindaco di Ragusa a cui avevamo sollecitato degli interventi proprio con riferimento alla necessità di aggiornare l’intera collettività sulla situazione dei tamponi e, comunque, sulla mappa dei contagi esistenti nella nostra città.
Naturalmente, si deve trattare di un resoconto generale, senza scendere affatto nei particolari, evitando quelle censurabili gogne mediatiche a cui è stato, ahinoi, sottoposto un macellaio di Ragusa che, proprio in queste ultime ore, si è trovato costretto a rivelare pubblicamente la propria identità per evidenziare che lui e la sua famiglia sono risultati negativi al fine di mettere a tacere tutti i pettegolezzi che lo hanno riguardato. L’altro aspetto, poi, ha a che vedere con un vero e proprio invito rivolto alla deputazione regionale. Sarebbe auspicabile una presenza più importante ed efficace su questi temi. Dovrebbe essere un loro preciso dovere cercare di fornire indicazioni rassicuranti alla collettività di cui costituiscono una diretta espressione politica.
Chiediamo, ad esempio, all’on. Dipasquale, e sia detto senza vena polemica, di orientare i riflettori della sua attenzione anche verso l’Asp di Ragusa così come sta facendo con quella di Siracusa”. E a questo punto il cronista si scusa ma proprio non riesce a fare a meno di porre una domanda, assolutamente non maliziosa: non risulta che il movimento 5 stelle non abbia due valide rappresentanti istituzionali sia all’assemblea regionale sia nel parlamento nazionale, per cui non capisce, il cronista, il bisogno di rivolgersi al parlamentare di un altro partito. (da.di.)