Ragusa – “Tutte le richieste inoltrate saranno evase entro il 27 aprile, grazie alla articolata, piena di spunti e ricca di stimoli rete di solidarietà che sta avvolgendo la città”. A parlare così il consigliere di maggioranza, della lista CasSindaco, Daniele Vitale che sempre più sembra intenzionato a farsi carico di dare voce al suo gruppo consiliare a sostegno dell’operato dell’amministrazione Cassì. Il suo ottimismo deriva dagli esiti del vertice tenuto a Palazzo dell’’Aquilla tra il sindaco, gli uffici ai Servizi sociali guidati dal relativo assessore, la Protezione civile e la Caritas diocesana.
Vitale dunque mette in rilievo “la certosina azione quotidiana dagli operatori del volontariato che, sotto l’attenta regia dell’amministrazione comunale, stanno cercando di garantire delle risposte efficaci a quanto hanno avanzato delle specifiche istanze”. In particolare, come dicevamo all’inizio, Daniele Vitale sottolinea “che tutte le richieste inoltrate saranno evase entro il 27 aprile. Proprio per fare in modo che le attese possano essere contenute e che si fornisca un aiuto e un sostegno a chi davvero ha bisogno.
La macchina degli aiuti che l’ente di palazzo dell’Aquila ha saputo mettere in moto fa onore a chi la sta animando perché, a fronte di una situazione così complessa e delicata, è importante che possano arrivare delle risposte all’altezza della situazione”. Il consigliere di maggioranza conclude dicendosi “soddisfatto della capacità che il Comune ha saputo mettere in campo in questa occasione calandosi nei panni di chi ha bisogno, di chi non vede l’ora di ricevere buoni spesa e medicinali salvavita. Un grazie, dunque, è doveroso nei confronti di chi si sta dando da fare per aiutare la collettività che ne ha bisogno”.
In questa nota piena di enfasi sembrerebbe di poter riscontrare una indiretta risposta alle obiezioni mosse da parte dell’opposizione, soprattutto grillina, mai citata, su presunti ritardi e farraginosità nella macchina della rete di solidarietà. E spostiamoci sull’altro lato della sponda, quello cioè dell’opposizione pentastellata che però questa volta non ha come obiettivo l’operato del sindaco ma bensì quello della Regione, accusata di non avere ad oggi erogato ai lavoratori alcuna somma per la cassa integrazione in deroga. A porre il problema la consigliera (o il consigliere come preferisce autodefinirsi nelle note stampa) Zaara Federico che esorta “il sindaco, al netto delle videoconferenze effettuate con i rappresentanti delle associazioni di categoria, da cui possono pure emergere spunti interessanti, di battere i pugni sul tavolo a Palermo per capire le motivazioni che, fino a oggi, hanno impedito ai lavoratori delle aziende cittadine di ricevere un solo euro per la cassa integrazione in deroga”.
E la Federico aggiunge “visto che si tratta di un problema determinato a Palermo e visto che l’assessore regionale al Lavoro dice di avere sbloccato tutto mentre in realtà non è accaduto nulla, forse sarebbe il caso che Cassì verificasse come mai questo blocco nelle procedure e se è vero, come sembra, che la Sicilia è l’unica regione che fino a qualche ora fa non aveva trasmesso ancora i dati all’Inps per la cassa integrazione in deroga. Invito, dunque, il primo cittadino ad alzare la voce a tutela dei lavoratori ragusani che stanno facendo i conti con una situazione di grandissima difficoltà e che non sanno come tirarsene fuori se non arriveranno i provvedimenti che, predisposti dal Governo nazionale, si sono impantanati a Palermo”.
Poi Zaara Federico conclude “nella più rosea delle previsioni, secondo quanto affermano gli esperti questi soldi non arriveranno prima del 15 maggio, cioè con quasi un mese di ritardo rispetto ad altre regioni. Il sindaco potrebbe chiedere conto e ragione all’assessore Scavone ma sarebbe soprattutto opportuno cercare di rassicurare i lavoratori di Ragusa che attendono aiuti a cui hanno diritto. Come sempre, cerchiamo di fornire dei consigli utili, senza alcun intento polemico, nel tentativo di fare quadrato per venire fuori tutti assieme da questa difficile situazione”. (da.di.)