Udine, 28 apr. – "Ho ascoltato ieri il presidente Bonomi in una trasmissione televisiva e devo dire che le idee ci sono, la competenza pure. E poi la grinta e la determinazione per tornare a essere una voce autorevole nel panorama sociale ed economico italiano. L'inizio va sicuramente nella giusta direzione". Così la presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli commenta, intervistata da Adnkronos/Labitalia, le prima uscite pubbliche del presidente designato di Confindustria, Carlo Bonomi, che il prossimo 30 aprile presenterà squadra e programma in consiglio generale.
Sulla squadra "mi fido di Bonomi, delle sue scelte", sottolinea Danieli che rimarca come in questo momento sia centrale la sfida all'emergenza coronavirus, e come accelerare il sostegno alle imprese: "Hanno parlato di dl liquidità ma a noi non è arrivato nulla, le imprese non hanno visto un euro, c'è un atteggiamento bancario di fondo che non segue le esigenze delle imprese. Anche l'Abi è intervenuta con una circolare, ma serve l'intervento del governo la lotta alla burocrazia per Confindustria è centrale", sottolinea.
E sulla fase 2 con la ripartenza delle industrie annunciata dal governo con il nuovo Dpcm di ieri Danieli sottolinea che "Conte ieri sera ha lasciato tutti coloro che fanno impresa sconcertati. Non si è parlato in alcun modo di come sostenere le imprese che non potranno aprire prima di giugno, non si è parlato di finanziamenti a fondo perduto, non c'è alcun filo logico nel sostegno ad aziende che se continuiamo così rischiano di non esistere più".
"Noi siamo circondati da Paesi come Austria e Slovenia, che il lockdown o non l'hanno fatto o è stato brevissimo, perchè mentre adottavano le misure sanitarie già pensavano a come far ripartire in sicurezza il lavoro e le imprese. Qui da noi invece si pensa di dover prima azzerare il contagio e poi ripartire. Ma lo si capisce che così facendo le imprese poi le si dovranno accompagnare solo al fallimento", attacca Danieli. Tutta colpa, incalza la giovane presidente degli industriali di Udine di "un comitato scientifico staccato dalla realtà. Come si può paragonare Udine e il Friuli alla Lombardia?. Noi abbiamo zero casi, perchè non possiamo tornare a produrre seguendo le misure di sicurezza previste dal protocollo", si chiede ancora Danieli.
E secondo la leader degli industriali di Udine senza un'inversione di tendenza "perchè se aspettiamo che ci siano zero contagi per far ripartire davvero il Paese non ci sarà più un sistema economico da salvare", conclude.