Roma – Reddito di emergenza da 500 euro a 600 euro per 2 o 3 mesi che potrebbe essere destinato anche ai lavoratori in nero. Si tratta di una priorità a cui sta lavorando il Governo e che riguarderà una vasta platea di italiani soprattutto nelle regioni del Sud. Il provvedimento in via di definizione,stando a diversi esponenti del governo, dovrebbe rientrare nel cosiddetto "decreto di aprile". Il decreto di aprile è ancora in fase di elaborazione, e sarà varato entro fine mese, dopo il via libera al deficit da parte del Parlamento e altre riunioni tra governo e maggioranza nelle quali si dovrebbe valutare pure se inserire nel nuovo pacchetto fiscale anche un nuovo rinvio della lotteria degli scontrini.
Fra le misure che conterrà il rifinanziamento dei buoni spesa ma anche la gestione proprio del nuovo Reddito di emergenza, che i sindaci chiedono ma per cui anche l'Inps si è detta pronta. L'individuazione del numero di persone sarà determinato dal numero delle risorse. Nei giorni scorsi, nel corso di una intervista, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo aveva parlato di uno stanziamento che "si aggira intorno ai 3 miliardi". "C’è una parte di cittadini – ha detto Catalfo – che in questo momento non ha alcun sostegno, dovrebbero essere circa 3 milioni. Stiamo valutando la platea e l’impatto.
Quindi per tutte queste persone che non hanno altri sostegni al reddito sarà previsto il reddito di emergenza, che le aiuterà in questo periodo anche di crisi economica».Una novità potrebbe essere proprio sui destinatari della misura, perché potrebbero rientrarci anche i lavoratori irregolari: "Il lavoro in nero – ha detto il ministro – non dovrebbe esistere, purtroppo è una piaga che c’è. È chiaro che a tutte quelle persone che per vari motivi si trovano in una situazione di emergenza dobbiamo pensare. Dunque per tutte le persone senza reddito è previsto un reddito di emergenza».