Siracusa, 30 apr. – Anche quest'anno il primo maggio torna ad accendere i riflettori sulla tendopoli di Cassibile, nel siracusano, e sul problema della legalità nel lavoro bracciantile. Attualmente, sottolineano Cgil e Flai Sicilia, nella tendopoli "sono bloccati circa 300 lavoratori stranieri, che non possono recarsi nei campi e nelle serre perchè o irregolari o privi di un contratto di lavoro anche se in possesso del permesso di soggiorno". "E' il frutto avvelenato dello sfruttamento e del caporalato – scrivono in una nota i segretari della Cgil e della Flai Sicila Alfio Mannino e Tonino Russo – che sta mettendo questi lavoratori in gravi difficoltà e privando le campagne di manodopera.
Chiediamo la regolarizzazione dei migranti e contratti di lavoro regolari affinchè i lavoratori in questione possano muoversi, quando necessario usufruire dei sostegni previsti nel periodo di emergenza ed essere messi in sicurezza sotto il profilo sanitario". L'anno scorso, proprio Cassibile ha ospitato una delle manifestazione per il Primo maggio e quest'anno l'iniziativa del sindacato, nel giorno della festa dei lavoratori, consisterà nella donazione di derrate alimentari ai migranti, dalle 17 alle 19 sul sagrato della chiesa del Marchese di Cassibile.
Cgil e Flai hanno anche raccolto fondi che saranno distribuiti sotto forma di buoni spesa alle famiglie bisognose di Siracusa. "Tra Siracusa e Avola – evidenzia il sindacato – lavorano circa 4mila braccianti, la metà dei quali sono migranti. Solo un migliaio di loro ha regolare contratto di lavoro, gli altri lavorano in nero, sottopagati, sfruttati".