Ragusa – E’ stata dunque approvata, dall’Assemblea Regionale Siciliana, nella serata di sabato 2 maggio, la finanziaria che da questo momento rappresenterà il vademecum delle spese della Sicilia, soprattutto in questo momento delicatissimo sospeso tra la crisi che in poco più di un mese ha messo in ginocchio la già fragile economia isolana e la necessità di una ripartenza per la cosiddetta fase 2 già da lunedì 4 maggio.
I commenti che riportiamo sono affidati a due parlamentari iblei, che siedono su scranni opposti a Palazzo d’Orleans, entrambi con vasto seguito nel ragusano, entrambi con ruoli anche istituzionali, Orazio Ragusa della Lega, presidente della commissione Attività produttive all’Ars, e Nello Dipasquale, del Pd, Segretario del Consiglio di Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana. Per Orazio Ragusa “la manovra finanziaria approvata all’Assemblea regionale siciliana ha risposto a una specifica esigenza. Garantire risultati il più possibile diversificati alla comunità siciliana nelle sue varie articolazioni.
Abbiamo cercato di cucire un vestito attorno alle numerosissime esigenze dei cittadini alle prese con l’emergenza sanitaria”. L’on. Ragusa, quindi, elenca quali sono alcuni dei provvedimenti che caratterizzeranno l’attuale manovra finanziaria. Istituito un fondo presso l’Irfis di 170 milioni di euro per sostenere gli operatori economici; la concessione di prestiti, in parte a fondo perduto, fino a quindicimila euro a interessi zero. Dieci milioni, in particolare, sono destinati a sostenere l’editoria siciliana e le agenzie di stampa, anche online.
E, ancora, 300 milioni di euro ai Comuni per consentire l’esenzione delle tasse locali; 200 milioni per aiutare le famiglie in difficoltà con spesa, utenze e locazione; 100 milioni di contributi diretti per l’intero tessuto produttivo; 75 milioni per il sostegno al settore turistico; 50 milioni per l’agricoltura e 30 milioni per la pesca; 40 milioni per il fondo artigiani; 25 milioni per il fondo cooperative; 20 milioni per il settore vivaistico; 10 milioni come contributo agli stagionali del turismo e commercio; 10 milioni per canoni di locazione e utenze marzo, aprile, maggio; 10 milioni sgravi contributivi per nuove assunzioni; 5 milioni alle Startup per brevetti sul “Made in Sicily”.
E, in più, prestiti a tasso zero, 15mila euro a famiglie con reddito fino a 40mila euro; 50% più di spazio e suolo pubblico per tavolini all’aperto; esenzione del pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico; indennità aggiuntive per la polizia locale, protezione civile e servizi sociali; 1.000 euro di bonus per tutti gli operatori sanitari Covid in prima linea; esenzione concessione demaniali marittime nel 2020 e 50% nel 2021; esenzione tributo conferimento discarica rifiuti solidi; sospensione del contributo di costruzione fino al 31 agosto 2020; esenzione canoni di concessione per i pascoli 2020; esenzione bollo auto 2020 per famiglie con reddito fino a 15mila euro; esenzione mutui per ristrutturazione degli immobili e bonus facciate;
120 milioni per evitare la dispersione scolastica e per garantire i livelli occupazionali dei lavoratori dei comparti dell’istruzione e della formazione professionale; la creazione di un fondo da 5 milioni di euro per gli universitari siciliani fuori sede che consentirà l’erogazione di un bonus una tantum da 500 euro; 4 milioni di euro a sostegno di nidi e scuole dell’infanzia per far fronte all’interruzione dei servizi educativi a causa del coronavirus; l’aumento del fondo Ris per teatri pubblici e privati; l’istituzione di un fondo per garantire la continuità delle attività di enti, associazioni, cooperative e fondazioni, per la compensazione delle perdite degli incassi da botteghino; inoltre, 5 milioni agli enti che gestiscono siti Unesco, ristoro necessario per fare fronte alle perdite degli incassi; 1,3 milioni di euro per il consorzio Corfilac; la sospensione dei canoni irrigui per gli utenti dei consorzi di bonifica dal 2013 al 2020”.
Da parte sua Nello Dipasquale apre il suo commento mettendo le mani avanti “una finanziaria di emergenza dove c’è di tutto e di più, occorre sperare che le somme diventino realtà”, e ricordando “due settimane di impegno ininterrotto, nelle Commissioni e in Aula, con un atteggiamento costruttivo che ha considerato il momento di grande emergenza, per una Finanziaria regionale che mostra i suoi imponenti limiti per l’assenza di una seria programmazione e per la cattiva abitudine, venuta fuori anche nelle ultime ore della seduta, di inserire di tutto, in una sorta di attacco alla diligenza in un momento nel quale, invece, si doveva guardare solo alle necessità primarie di imprese e famiglie.”
Detto ciò a motivazione del voto contrario del Pd, le principali obiezioni del parlamentare democratico ragusano riguardano il fatto che “la maggioranza e il Governo regionali non hanno avuto il coraggio di imporre misure serie e consistenti, a fondo perduto, per le Partite IVA, provvedimenti che si sarebbero potuti attuare solo spostando misure a favore dell’IRFIS per comuni prestiti. Pertanto arriverà poco e tardi per le imprese, per le Partite IVA, a fondo perduto, tutto si risolverà in una serie di aiuti tramite prestiti che non faranno altro che aumentare l’indebitamento, con conseguenze immaginabili, nell’attuale situazione economico-sociale”.
Ciononostante Dipasquale rivendica al proprio impegno “di avere seguito, con particolare attenzione, alcune misure di stretto interesse del territorio. In particolare, la proroga delle riserve su Ibla e Pozzallo, per cui viene confermato un milione di euro per il nostro centro barocco, 500.000 per Pozzallo a sostegno dell’impegno per l’accoglienza ai migranti, come già avveniva dal 2018. La novità è costituita dall’esonero dei tributi comunali per i porti hub, importante per il Porto Turistico di Marina di Ragusa, misura che assieme all’esonero delle concessioni demaniali, previsto anche per stabilimenti balneari, circoli nautici, pontili, mette in condizione di poter sanare i bilanci senza far ricadere i costi aggiuntivi sui diportisti, con effetti negativi su un settore che già risentiva della perdurante crisi economica.
Rilevante anche l’emendamento proposto e approvato a proposito della concessione di un contributo unatantum di 500 euro per gli studenti fuori sede che frequentano Università siciliane. Grande attenzione anche per il Corfilac, destinatario della somma di un milione e trecentomila euro. Altro importante emendamento dell’on.le Dipasquale quello dell’inserimento, nella misura di agevolazioni per il rifacimento delle facciate, della possibilità di avere il finanziamento anche per il cosiddetto ‘cappotto termico’, essenziale per il contenimento energetico degli immobili, senza il quale il rifacimento delle facciate si riduce ad un mero intervento estetico esterno”.
Non manca poi la sottolineatura del fatto che “abbiamo avuto conferma, per esempio, che i 70 milioni dei 100 promessi dal Presidente Musumeci non c’erano, sono stati inseriti ora, al comma 2 dell’art. 2, somme che finalmente potranno arrivare ai Comuni, destinate non solo per aiuti alimentari ma anche per sostenere il pagamento di utenze e di affitti.” Poi il commento finale di Nello Dipasquale “c’è un errore di fondo, basilare, sono state distribuite risorse non ancor disponibili, si doveva agire diversamente, ci si doveva accertare delle reali possibilità, impegnando le somme solo dopo aver avuto contezza dell’esito della trattativa con lo Stato.
La Finanziaria è servita al governo regionale per inserire tutta una serie di misure e di provvedimenti che, nel caso non si potessero concretizzare, permetterebbero di affermare: “noi ci avevamo pensato, ma le somme non ci sono state riconosciute”; in questo stato di cose il PD ha voluto concedere fiducia, seguendo le misure da votare, desidereremmo essere smentiti dai fatti, nell’interesse della Sicilia e dei siciliani”. (da.di.)