Roma – Il tanto atteso Reddito di emergenza da 400 euro a 800 euro per le famiglie dvee essere ergoato senza Isee e con una semplice autocertidìficazione altrimenti rischia di non arrivare a tutti coloro che ne hanno bisogno. A sollevare il dubbio è iI Forum Disuguaglianze e diversità (ForumDd) e l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) salutano positivamente l'introduzione del reddito di emergenza nel prossimo decreto del governo.
"Le bozze circolate del decreto, tuttavia – si legge in una nota – sollevano dubbi che possono e devono essere risolti" perché il Rem così "rischia di non raggiungere tutti quelli che ne hanno bisogno". Nella bozza, per Asvis e ForumDd, "assumono un ruolo primario la minimizzazione del rischio di irregolarità procedurale e il contenimento della spesa pubblica dedicata al Rem". Invece per le due associazioni, il Rem "deve essere fornito nel modo più rapido possibile e raggiungere il maggior numero possibile di persone in difficoltà" e, per farlo, servono "domande semplificate".
"Per raggiungere tutti i potenziali beneficiari è inevitabile, durante l'emergenza, accettare un numero di irregolarità superiore rispetto alle situazioni ordinarie, così come essere disponibili ad investire la spesa pubblica necessaria a coprire chiunque abbia bisogno" continua il testo, sottolineando come questo sia "ciò che suggerisce la prassi internazionale in condizioni di emergenza". In particolare le associazioni chiedono per l'erogazione del reddito di emergenza di far uso dello strumento dell'autocertificazione, e di rimandare la campagna di controlli in una seconda fase.
In più, viene chiesta l'eliminazione dell'Isee come strumento di accesso al Reddito di emergenza, e di affidare all'Inps il calcolo del reddito di emergenza che, a titolo di integrazione al reddito, sarà riconosciuto, nel rispetto dei requisiti richiesti, a chi già percepisce il reddito di cittadinanza.Dalla bozza del decreto in circolazione, invece, emergerebbe che per l'accesso al reddito di emergenza deve essere rispettato un limite Isee di 15 mila euro unitamente ad altri paletti che rischiano di appesantire l'iter e di generare lungaggini così come è avvenuto per il bonus 600 euro ai lavoratori autonomi ed alle partite Iva, e soprattutto per la cassa integrazione.
Per i percettori di reddito di cittadinanza, inoltre, affidare l'erogazione del Rem all'Inps significherebbe ottenere l'integrazione in automatico. E questo perché l'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale è a conoscenza degli importi mensili del reddito di cittadinanza caricati sulla Postepay di ogni beneficiario, e quindi pagare l'integrazione, se dovuta, sarebbe sostanzialmente un gioco da ragazzi con zero burocrazia e zero attese.