Roma, 9 mag. – Le mascherine 'a prezzo calmierato' di 0,61 euro si trovano solo in una farmacia su quattro. Questo il risultato dell'inchiesta in 10 città effettuata da Altroconsumo che ha verificato la disponibilità delle mascherine da 0,61 centesimi di euro e degli altri dispositivi di protezione in 200 tra farmacie e parafarmacie e in 60 supermercati. La presenza nei punti vendita e i prezzi sono stati verificati tra il 4 e il 6 maggio a Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino.
Le mascherine 'di Stato' a prezzo calmierato di trovano in una farmacia su quattro: parliamo prevalentemente di mascherine chirurgiche a tre strati e in un solo caso di mascherine più leggere. In linea generale la disponibilità di mascherine chirurgiche e simili è peggiorata: rispetto a due settimane fa erano presenti in due farmacie su 3 e adesso solo in una farmacia su 4. Quando reperibili, le mascherine chirurgiche hanno un prezzo di 61 centesimi di euro, solo in cinque farmacie abbiamo trovato prezzi più alti.
A conti fatti si può dire che il provvedimento sia stato efficace: nella maggior parte dei casi le mascherine chirurgiche vengono infatti vendute al prezzo concordato. Il dato registra un calo dei prezzi di questi dispositivi, che a metà aprile si attestava sui 1,85 euro. La criticità di questi dispositivi continua a essere però l'approvvigionamento. La distribuzione risulta disomogenea, evidenziando profonde differenze da città a città, con Firenze che risulta praticamente sfornita e Bari che ne ha davvero poche.
Calano i prezzi per i respiratori FFP2, ora costano in media 7,41 euro, in calo del 16% rispetto a due settimane fa, quando costavano 8,86 euro. Aumenta la disponibilità di mascherine lavabili e, anche per questi dispositivi, si registra un calo dei prezzi medi: 5,58 euro contro i 6,67 euro di due settimane fa. Si tratta di prodotti molto diversi tra loro, la differenza di prezzo di questa tipologia di mascherine è dovuta proprio al prodotto in sè. La grossa differenza la fanno però i punti vendita, i prezzi possono variare da 1,45 a 18 euro a mascherina a seconda di dove scegliamo di acquistarla.
Nonostante non siano un prodotto tenuto in assortimento, sulla scia dell'aumento delle richieste, anche i supermercati stanno proponendo le mascherine in vendita tra gli scaffali. Dei 60 supermercati contattati in 27 le hanno a disposizione, parliamo dl 45% dei casi. La tipologia più diffusa è quella chirurgica (27%) venduta in media a 1,03 euro, seguita dalla lavabile (17%) in vendita a un prezzo medio di 3,43 euro e chiudono i respiratori FFP1 o FFP2 presenti in soli 4 punti vendita a circa 6 euro.
Com'è invece la situazione delle piattaforme online? Tra il 5 e il 7 maggio Altroconsumo è andato a verificare la disponibilità delle mascherine chirurgiche o usa e getta in quattro siti: Amazon, Aliexpress, eBay e Wish. Amazon continua a essere competitivo sui prezzi: si va da 0,34 a 0,61 euro per pezzo, con una media di 0,49 centesimi per una mascherina. Pochi dei prodotti rilevati due settimane fa sono ancora disponibili: per questi i prezzi sono rimasti stabili. Una pecca rimane sempre sui tempi di consegna: nella maggior parte dei casi si va dai 20 ai 45 giorni.
Anche su Aliexpress la disponibilità di mascherine è piuttosto ampia. I prezzi sono allineati a quelli proposti da Amazon, per una mascherina chirurgica si spendono mediamente 0,48 euro. Pochi dei prodotti esaminati due settimane fa erano ancora presenti, con una lieve riduzione di prezzo. Anche qui la pecca rimangono i tempi di consegna che, nella maggior parte dei casi, sono di circa un mese. Su eBay Altronconsumo ha trovato solo tre prodotti della tipologia considerata nella nostra analisi, con prezzi compresi tra 0,67 e 1,30 euro per mascherina. Rispetto alle altre piattaforme, eBay ha tempi di consegna più rapidi: meno di una settimana.
Su Wish, dopo l'interruzione delle consegne in Italia per prodotti di questa tipologia, ora è possibile trovare qualche mascherina in vendita. Le mascherine chirurgiche trovate sono vendute a un prezzo compreso tra 0,52 e 1,80 euro. Difficile calcolare i tempi di consegna: su Wish vengono infatti riportate le date di spedizione, ma non quelle di consegna presunta.
Oltre alle piattaforme di ecommerce, Altroconsumo è andato a verificare la disponibilità e prezzi di 58 siti scelti tra quelli dei rivenditori di mascherine e tra quelli che potrebbero venderle. Oltre a farmacie, parafarmacie, siti di articoli sanitari e di articoli di bricolage abbiamo aggiunto i siti di insegne come Acquaesapone, Tigotà, Lillapois e Kasanova. Rispetto alla precedente rilevazione, questi canali di vendita offrono ora una maggiore disponibilità di mascherine: il 67% dei siti analizzati ha almeno una tipologia di mascherine in vendita.
La rilevazione evidenzia come sia sceso il prezzo delle mascherine chirurgiche: il prezzo è praticamente dimezzato, passando da una media di 2 euro a 0,94 euro. Bene anche per le mascherine FFP2 senza valvola che passano da 8,67 a 7,64 euro, con quattro farmacie online che le propongono a meno di 5 euro: un dato incoraggiante se si pensa che due settimane fa il prezzo minimo rilevato per questi dispositivi era di 6,49 euro. Abbiamo analizzato anche i prezzi delle mascherine lavabili o riutilizzabili, prodotti molto diversi tra loro sia per la quantità di lavaggi previsti che per il materiale con cui vengono fabbricate. Questa caratteristica giustifica anche le forti differenze di prezzo riscontrate. C'è infine la categoria delle mascherine "protettive", prive di certificazione: sono composte da 1 o 2 veli, possono sembrare chirurgiche ma in realtà non lo sono.
Su queste tipologie di siti Altroconsumo ha riscontrato in alcuni casi una certa confusione tra mascherine che possono sembrare chirurgiche dalle foto, ma che poi si dichiarano "non soggette all'ordinanza" e quindi non hanno alcuna certificazione. In questo modo, applicando il prezzo libero, si possono spendere 59 euro per un pacco da 50 mascherine, per un totale di 1,18 euro al pezzo. Solo in tre casi abbiamo trovato in vendita le mascherine chirurgiche a prezzo calmierato da 0,61 euro. In un caso abbiamo riscontrato problematiche relative ai prezzi bassi che, dopo un clic per approfondire l'offerta pubblicizzata, sono stranamente lievitati: sarà stato un caso? Insomma, online spesso regna il caos e non sempre è facile capire se stiamo realmente facendo un acquisto giusto. All'ordinanza di Arcuri bisogna riconoscere il merito di aver influenzato la riduzione generale dei prezzi delle mascherine chirurgiche, probabilmente senza questo provvedimento sarebbe stata meno evidente.
L'acquisto di mascherine (anche al di fuori dalle farmacie) può rientrare tra le spese detraibili, perchè fa parte delle spese mediche. Per poter recuperare il 19% della spesa, però, è necessario che sullo scontrino compaia la descrizione con marcatura CE del prodotto acquistato e il codice fiscale di chi sostiene la spesa. Ricorda che se lo scontrino riporta genericamente l'indicazione di "dispositivo medico", questo non può essere ritenuto valido ai fini fiscali. Se sullo scontrino viene riportato il codice AD, ai fini della detrazione non è necessario che compaia anche la marcatura CE del prodotto. Se, invece, lo scontrino non riporta il codice AD puoi controllare se il dispositivo rientra nella "Banca dati dei dispositivi medici" sul sito del ministero della Salute. A questo punto, se è incluso nella banca dati devi conservare la documentazione dalla quale risulti il marchio CE (confezione, scatola, ecc.) se, invece, non è compreso nell'elenco devi conservare la parte della confezione o il materiale incluso che riporti la conformità alle norme europee relative alla marcatura CE dei dispositivi medici.