Roma – Altra pillola amara per molti italiani che dovranno restituire i 600 euro incassati senza averne diritto grazie al decreto Cura Italia del 17 marzo 2020. In questi giorni, infatti sono partite le verifiche dell’Inps sui beneficiari dei 600 euro e in alcuni casi sono stati inviati gli avvisi per la restituzione della somma percepita a marzo. Insomma “chi non ne aveva diritto dovrà restituirli”. L'indennità di 600 euro esentasse è stata predisposta per tutte le partite iva (autonomi e professionisti), ma anche collaboratori costretti al lockdown.
Per questioni d’urgenza, nel mese di aprile, i controlli da parte dell'Inps sono stati pochi e verranno fatti solamente ex post. Quattro i casi in cui si dovrà restituire l'intero bonus all’Inps: chi è iscritto ad un’altra forma previdenziale obbligatoria; i titolari di pensione (eccetto per quella di invalidità o reversibilità); i titolari di reddito di cittadinanza; altri casi specifici in cui i soggetti, al momento della richiesta, non avevano i requisiti d’accesso. In tutti questi casi, come già detto, i soggetti percettori dovranno restituire all’Inps le 600 euro.