Ragusa – Sono il movimento civico Territorio e l‘associazione politico culturale Ragusa in movimento a rinfrescare la memoria all’amministrazione a proposito di grandi interventi che sarebbero dovuti essere di immediato avvio e che invece l’emergenza covid ha bloccato e che ora, a fase 2 già avviata, meritano di essere rispolverati. Il segretario cittadino di Territorio, Michele Tasca, ricorda che “Scalo merci e locali Opera Pia, da troppo tempo, attendono una destinazione e l’inizio dei lavori” e chiede risposte. Tasca ricorda “si tratta di due progetti dell’amministrazione cittadina che hanno previsto uno l’acquisto dell’area, per cui si è stipulato un mutuo o si dovrà stipulare, l’altro un contratto di affitto con lavori da eseguire a scomputo.
Di entrambi non si sa nulla, nemmeno quali saranno le rispettive destinazioni, né chi se ne sta occupando.Il tempo passa, dopo la fase progettuale ci saranno da effettuare dei lavori, in entrambi i casi di non poco conto, la città auspica che tutto possa essere avviato prima della scadenza del mandato dell’attuale amministrazione, perché si correrebbe il rischio che un nuovo Sindaco possa stravolgere i programmi, come purtroppo avvenuto, ultimamente, per molte opere pubbliche, lasciando la città senza l’attuazione dei vecchi progetti e senza concretizzare quelli nuovi”. Di un’altra grande opera infrastrutturale, la metroferrovia, si preoccupa Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico-culturale Ragusa in movimento chiedendosi “l’emergenza sanitaria rischia di fare slittare i tempi per la realizzazione della metroferrovia? e se così sarà, di quanto slitterà l’attuazione del progetto? il sindaco ottenga le dovute rassicurazioni da parte di rfi”.
Poi Chiavola aggiunge riferendosi alla conferenza stampa dello scorso ottobre in cui il sindaco presentò il progetto “da quanto ci ricordiamo il primo cittadino aveva comunicato che l’opera sarebbe stata operativa entro il 2023. Questa scadenza è ancora valida o sarà spostata più in avanti? Ci saranno ritardi consistenti? O, peggio ancora, la metroferrovia rischia di saltare? Stiamo parlando di un progetto di fondamentale importanza per la nostra città che, tra l’altro, contempla la valorizzazione di tutta l’area adiacente lo scalo merci con uno stanziamento di 18 milioni di euro da parte dello Stato nell’ambito del bando per le periferie oltre a 30 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione.
Un progetto di ampio respiro, di cui sentiamo parlare da decenni, e rispetto a cui la realizzazione di interventi alla stazione di Ibla oltre alla creazione di fermate intermedie potrebbero servire davvero a rilanciare queste speciali modalità di trasporto della cittadinanza. Ecco perché riteniamo, pur consapevoli che al momento le emergenze da affrontare sono altre, non si debba correre il rischio di mollare la presa su questa prospettiva che può significare davvero parecchio ai fini di un rilancio infrastrutturale della nostra città. Invitiamo, dunque, il sindaco a esercitare la legittima pressione istituzionale nei confronti dei partner così da scongiurare quelle eventuali problematiche che rischiano di fare dilatare i tempi dell’attuazione.
Ragusa merita tutta la dovuta attenzione da parte di Rfi e riteniamo che sul progetto della metroferrovia atteso da così tanto tempo, se ne parla addirittura dal 1994, non debbano esserci altri ostacoli da frapporre in mezzo ma si debba lavorare tutti assieme per raggiungere la meta”. (da.di.)