Ragusa – Diventa un formale ordine del giorno l’opposizione del gruppo consiliare 5 stelle di Ragusa alla realizzazione della quarta vasca della discarica di cava dei Modicani. Ordine del giorno con cui i consiglieri pentastellati, Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri e Alessandro Antoci, criticano decisione ed operato della Regione Siciliana e della SRR con cui si intenderebbe aumentare la capacità ricettiva del sito senza tenere in alcun conto alcuni motivi seriamente ostativi. Infatti, annotano i consiglieri m5, “la natura geologica del sito (carsico) potrebbe, tra l’altro, determinare infiltrazioni e contaminazioni delle falde acquifere. Un danno ambientale e sanitario che il nostro comune, tra i più virtuosi nel differenziare, conferire e nella partecipazione economica ai costi, non può accettare”.
Un altro aspetto da tenere in conto è che “la realizzazione di una quarta vasca nel sito in questione andrebbe decisamente a cozzare con quella che è stata l’estensione, decisa anni fa, del Parco degli Iblei che va proprio a lambire l’area di cui stiamo parlando. Ecco perché, secondo noi, è una scelta che non sta né in terra né in cielo e che deve essere immediatamente revocata”. Tutte queste motivazioni sono contenute nell’ordine del giorno con cui il gruppo consiliare M5s Ragusa “chiede di impegnare il sindaco ad attuare tutte le misure concrete possibili, sia presso la Regione Sicilia, sia presso la Srr, a tutela del territorio del Comune di Ragusa, già sede della discarica con relativo impianto Tmb e impianto di compostaggio, e a impedire la realizzazione di una nuova vasca (quarta vasca)”. I consiglieri Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri e Alessandro Antoci, dopo aver affermato che “non si può continuare a subire, ancora una volta, la dittatura palermitana rispetto a scelte che diventano cruciali per il futuro del nostro territorio”, hanno chiesto inoltre che “le predette misure possano essere discusse in Consiglio comunale entro la prima data utile”.
Inoltre il gruppo dei 5 stelle coglie l’occasione per fare riferimento “alla presa di posizione del sindaco, rispetto alla quale sottolineano una forte preoccupazione. Visto che non ha saputo gestire la questione dell’autorizzazione Aia assieme agli altri sindaci, circostanza che ci ha portato al momento a non potere disporre della Cava dei Modicani, non vediamo perché dovrebbe essere differente per quanto riguarda quest’altro aspetto della complicata vicenda. Ci vogliono atti concreti, non belle parole sui social. Siamo qui e restiamo in attesa di vedere quali passi in avanti saranno compiuti”. Il riferimento ai social riguarda una dichiarazione del sindaco Cassì, diventata poi anche una nota ufficiale di Palazzo dell’Aquila, con cui il primo cittadino aveva espresso tutto il proprio disappunto , irritazione e contrarietà “nell’apprendere della decisione, assunta da un Commissario nominato dalla Regione, di individuare Cava dei Modicani, la discarica in territorio comunale che serve diversi Comuni per il conferimento di varie tipologie di rifiuti, come sito per la realizzazione di una quarta vasca”.
Cassì aveva lamentato che “il Commissario avesse indicato come luogo più idoneo quello di Cava dei Modicani, quindi all’interno del nostro comune. Un sito già a servizio di tutti i comuni della provincia: qui ha sede infatti l’impianto di trattamento meccanico biologico (per il trattamento del rifiuto secco), qui l’impianto di compostaggio (per la trasformazione del rifiuto umido), qui sono allocate le 3 vasche di raccolta ormai esaurite per raggiunto limite di capienza. La scelta del sito ragusano operata dal Commissario regionale, rispetto ad altri due possibili potenzialmente idonei, non può essere accettata per una serie di ragioni: lo spazio individuato nell’area di Cava dei Modicani avrebbe dimensioni ridotte e consentirebbe la realizzazione di una vasca di circa 100 mila metri cubi, destinata ad esaurirsi in pochi anni, laddove l’esigenza del territorio sarebbe di una vasca capace di contenere 400/500 mila metri cubi in grado di durare almeno 10 anni; il sito di Cava dei Modicani è all’interno di un’area di interesse paesaggistico, e tutta l’area circostante è inclusa nel perimetro dell’istituendo “Parco degli Iblei”: se in passato sono stati fatti errori non ha senso ripeterli e aggravarli; il Comune di Ragusa già ospita gli unici due impianti funzionanti che servono l’intero territorio provinciale, cioè l’impianto di TMB e l’impianto di compostaggio: per una questione di equità e di ripartizione del peso del sistema di raccolta, appare ragionevole che la vasca di stoccaggio sia realizzata all’interno del territorio di un altro comune, proprio per evitare di stressare ulteriormente un’area già fortemente penalizzata”.
E dunque torna alla ribalta la questione della quarta vasca sulla cui opportunità si discute da decenni, con il mondo politico ragusano diviso tra i pro ed i contro. La realizzazione della quarta vassca era stata caldeggiata da Nello Dipasquale negli anni delle sue sindacature, ma era stata lasciata cadere nel silenzio invece dall’amministrazione 5 stelle di Federico Piccitto. Da fine aprile inoltre la discarica era stata chiusa per la scadenza dell’ordinanza di proroga senza che però la SRR composta dai sindaci iblei avesse predisposto le prescrizioni richieste per ottenere l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per l’impianto di Tmb. Insomma una gran brutta ed incasinata vicenda da cui appare difficile prevedere come se ne uscirà. (da.di.)