I carboidrati sono sempre o quasi sempre esclusi dalla dieta per dimagrire perché secondo tradizione fanno ingrassare. ma non tutti sanno che quando si comincia una dieta è importante inserire anche un equilibrato consumo di carboidrati, vera fonte di nergia per l’organismo. Le linee guida della Società Italiana di Nutrizione Umana dicono che in un’alimentazione equilibrata, il 45-60 per cento delle calorie giornaliere dovrebbe provenire dai carboidrati, dei quali solo il 10-15 per cento costituiti da carboidrati semplici o zuccheri.
Esistono due tipi di carboidrati, quelli buoni e quelli cattivi, vediamo quali sono e quali scegliere o eliminare dalla dieta per dimagrire. Il ruolo dei cattivi è di solito svolto dai carboidrati semplici, dai così detti zuccheri, in grado, una volta assunti, di far salire rapidamente la glicemia. Oggettivamente il consumo eccessivo di questi nutrienti è scientificamente correlabile a patologie come la carie dentale, l’obesità, il sovrappeso, il diabete, l’ipertensione ed il cancro. Tuttavia, come per ogni cosa, è sempre la quantità a farne veleno. Piccole quote, soprattutto nei soggetti più sportivi, possono invece essere utilizzate con successo come fonte energetica muscolare o come sistema di recupero muscolare dopo un allenamento intenso.
I carboidrati buoni o complessi sono come quelli reperibili nei legumi e nei cereali a chicco perché a parità di energia prodotta, evitano spiacevoli sbalzi glicemici e conseguenti effetti collaterali. Ed è proprio in base alla velocità con la quale un alimento determina un innalzamento della glicemia che si possono identificare carboidrati ad alto o basso indice glicemico. I carboidrati cattivi favoriscono un innalzamento intenso e repentino della glicemia dopo il loro consumo (vedi zucchero, pane bianco, farina raffinata, dolci etc), mentre i carboidrati buoni determinano un rialzo graduale e progressivo della glicemia, senza particolari picchi (vedi legumi, cereali integrali, farine integrali).
Ma quali scegliere per la dieta dimagrante? In linea di massima, al fine di preservare il proprio stato di salute e mantenere il peso corporeo, sarebbe fondamentale optare per il consumo di carboidrati complessi. Più precisamente la scelta dovrebbe ricadere sempre su cereali a chicco, farine integrali e legumi, ricordandosi di abbinare al consumo di questi, delle fibre provenienti dalle verdure. I carboidrati forniti da questi alimenti, oltre ad evitare spiacevoli sbalzi glicemici, forniscono energia utile e disponibile, mantenendo contestualmente in salute l’intestino. La porzione di amido indigeribile e la quota di fibre, naturalmente presente in questi prodotti, nutrirà i nostri batteri intestinali, mantenendoli sani ed attivi. In questo contesto anche la frutta assume un ruolo particolarmente importante.