Ragusa – Tiene ancora prepotentemente banco nel dibattito politico a Ragusa l’ ipotesi del commissario regionale di realizzare la quarta vasca nel sito di Cava dei Modicani dove sussistono già anche l’ impianto di compostaggio e quello di trattamento meccanico biologico (Tmb). Tra i più ferrei sostenitori delle ragioni del no a tale possibilità, il gruppo consiliare 5 stelle che non si accontenta nemmeno delle dichiarazioni della Sovrintendenza, rilasciate nel corso della conferenza di servizi di mercoledì mattina, seconda la quale stante la presenza del vincolo di tutela paesaggistica va categoricamente escluso che nell’area in questione si possa realizzare una quarta vasca.
E i consiglieri 5 stelle Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri e Alessandro Antoci constatano che “la presenza di un vincolo paesaggistico non ha impedito, anche in passato, che, a Cava dei modicani, potessero essere realizzate determinate opere. E’ evidente che la Regione, noncurante di tutto ciò, cercherà di procedere lungo questa direzione anche con riferimento alla realizzazione della quarta vasca in discarica. Vicende paradossali che possono accadere soltanto in Sicilia”. Per quanto li riguarda, i consiglieri pentastellati ribadiscono la loro posizione, “vale a dire quella contenuta nell’ordine del giorno presentato nelle ultime ore a palazzo di Città, in cui impegniamo il sindaco ad adottare tutte le iniziative necessarie per contrapporsi alla decisione adottata dal commissario nominato dal Governo siciliano che intende procedere con l’iter prefigurato che determinerebbe un impatto ambientale notevole in un ambito paesaggistico di rilievo”.
Posizione, quella dei cinque stelle, che viene confermata “anche dopo la seduta del Consiglio comunale di martedì scorso, in cui la vicenda è stata affrontata sul piano politico, e dopo la conferenza dei servizi tenutasi mercoledì mattina a palazzo dell’Aquila organizzata dal Genio civile con Arpa, Asp, Libero Consorzio, Srr, Comune di Ragusa e Sovrintendenza oltre alla seduta della commissione Ambiente svoltasi giovedì mattina”. Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri e Alessandro Antoci auspicano che “da queste valutazioni anche tecniche possano emergere chiari intendimenti da parte della Regione sulla necessità di raddrizzare il tiro. Non ci stupiremmo se Palermo continuasse con ostinazione e pervicacia a perseguire la propria scelta adducendo chissà quali pretesti.
Siamo convinti che è necessario coinvolgere la società civile e favorire una mobilitazione complessiva che, nella peggiore delle ipotesi, faccia comprendere qual è il sentire comune della città. Invitiamo, inoltre, l’Amministrazione a predisporre un’alternativa da sottoporre all’attenzione del commissario così da potere parare il colpo in maniera efficace e senza che possano esserci scappatoie di sorta”. (da.di.)