Palermo, 25 mag. – I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Partinico hanno fatto luce su un giro di furti di batterie di gestori di telefonia ma anche di cavi di rete ed eseguito un'ordinanza di applicazione di 15 misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Palermo nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili dalla Procura della Repubblica di Palermo, che ha diretto le attività di indagini dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di furti aggravati. I furti sarebbero avvenuti in abitazioni nei territori di Camporeale, Partinico e in diversi altri Comuni della Provincia di Palermo e di quelle di Trapani e Agrigento.
Sono accusati anche della commissione dei delitti di ricettazione dei beni illecitamente sottratti, rapina, false denunce di furti e, non da ultimo, atti sessuali con minore infraquattordicenne. L'indagine – protrattasi per circa un anno e mezzo – è stata avviata a seguito dell'intensificarsi dei furti di rame, autovetture e in abitazioni rurali sul proprio territorio che avevano determinato, a livello locale, un forte allarme sociale. In particolare, l'attività investigativa ha consentito di riscontrare l'esistenza e l'operatività in Partinico di un'associazione criminale – composta da sei degli odierni indagati – stabilmente dedita alla commissione di molteplici delitti contro il patrimonio e anche la persona, nonchè di un diverso e complementare gruppo, con base operativa a Camporeale e anch'essi destinatari della misura cautelare anzidetta, attivo nello stesso settore illecito.