Ragusa – Figuriamoci se il sindaco di Ragusa Peppe Cassì se la sarebbe tenuta di rispondere alla chiamata di responsabilità dei consiglieri 5 stelle in merito allla vicenda della discarica di Cava dei Modicani e soprattutto sull’accusa di non aver fatto alcun passo per ottenere l’autorizzazione di impatto ambientale (Aia). Per cui il primo cittadino ha diffuso una nota stampa ufficiale che naturalmente riportiamo integralmente. “Ci risiamo: ancora una volta realtà travisata e dichiarazioni prive di verifica da parte dei 5 stelle.
Dopo la bufala e la conseguente magra figura del consigliere Firrincieli sullo “sbarco di clandestini” a Marina di Ragusa, finita perfino su Repubblica, anche l’intervento su ritardi e presunte responsabilità del Sindaco di Ragusa per Cava dei Modicani, ed in particolare per la chiusura dell’impianto di trattamento meccanico biologico TMB (dove viene conferito e lavorato il rifiuto indifferenziato), denota superficialità ed approssimazione. Sarebbe infatti bastato poco ai 5 stelle per verificare che la richiesta di Autorizzazione di impatto ambientale (AIA) risale al 2015, ed è stata poi replicata negli anni successivi, proprio durante la sindacatura 5 stelle. Non intendo fare polemica con chi mi ha preceduto, che so essersi speso come oggi io sto facendo, ma questi sono i fatti.
Semmai occorre dire che l’ARPA ha sempre concesso parere positivo alla proroga nel corso degli anni, salvo poi cambiare idea nell’aprile scorso senza apparente giustificazione, dato che dai parametri oggettivi riscontrati è anzi emerso che l’impianto funzionasse nel pieno rispetto delle prescrizioni previste a tutela dell’ambiente. Ma l’approssimazione dei 5 stelle è doppia: furbescamente non dicono infatti che la discarica e l’impianto TMB sono al momento affidati a una gestione commissariale e non al sindaco di Ragusa, come maliziosamente tentano di far credere. Nonostante ciò io e gli altri Sindaci della Provincia, insieme al Commissario che gestisce l’impianto e agli Uffici, ci siamo immediatamente attivati per richiedere nuovamente il rilascio delle autorizzazioni necessarie per operare in ordinario ed uscire dal regime commissariale. Ci è stato assicurato da Palermo che la pratica sarà esitata a breve. Sono inoltre in costante contatto con l’Assessore regionale, con il Dirigente generale del Dipartimento acque e rifiuti e con i Funzionari addetti. Nei prossimi giorni ne sapremo di più”. (da.di.)