Roma – L’ecobouns casa al 110% per gli interventi di efficientamento energetico previsto nel decreto di Rilancio può essere richiesto per determinati lavori, vediamo quali e come funziona. L’ecobonus casa al 110% può essere richiesto per questi lavori in casa: interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo [comma 1, lettera a) dell'art. 119]; interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati [comma 1, lettera b) dell'art. 119]: a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto; a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi; geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo; di microcogenerazione; interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti [comma 1, lettera c) dell'art. 119]: a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi; geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo; di microcogenerazione.
Tutti gli altri interventi di efficientamento energetico previsti all’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013 (come ad esempio l'acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto), a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi descritti nei suddetti punti [comma 2 dell'art. 119]. Ora vediamo quali sono i requisiti per accedere all’ecobonus casa al 110%.
Per accedere all'ecobonus potenziato al 110% sarà necessario: il rispetto del decreto requisiti minimi (decreto Mise 26 maggio 2015); miglioramento di 2 classi energetiche dell'edificio o, se non possibile (perché si è già nelle prime due classi) il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare mediante l'attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.