Roma, 30 mag. – La pandemia Covid-19 in Italia "ha fatto registrare una riduzione del 48,4% dei ricoveri per infarto miocardico acuto" con una mortalità "quasi raddoppiata". E' il dato che emerge da uno studio pubblicato sull''European Heart Journal' che ha analizzato il numero dei ricoveri nelle unità di terapia intensiva coronarica di 54 strutture cardiologiche universitarie italiane associate nel 'Coronary Care Unit – Academy Investigator Group', nella settimana dal 12 al 19 marzo 2020, paragonandoli a quelli della stessa settimana dell'anno precedente. Alla ricerca, coordinata dalla Società italiana di cardiologia, ha partecipato Roberto Pedrinelli, direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell'apparato cardiovascolare dell'Università di Pisa.
Secondo lo studio, la riduzione di ricoveri "è stata quasi uniforme al livello geografico fra nord (-52,1%), centro (-59,3%) e sud (-52,1%). In numeri assoluti i ricoveri sono passati da 618 (di cui 176 donne e 442 uomini) a 319 (di 76 donne e 243 uomini) e la mortalità̀ è quasi raddoppiata, passando da 17 a 31 casi". "I ricoveri per infarto miocardico acuto sono stati significativamente ridotti durante la pandemia di Covid-19 in tutta Italia, con un parallelo aumento della mortalità̀ e dei tassi di complicanze – commenta Pedrinelli – e questo rappresenta un grave problema sociale, che richiede attenzione da parte delle comunità scientifiche e sanitarie e delle agenzie di regolamentazione pubbliche".