Roma, 2 giu. – Per Salvini "è comprensibile la rabbia, ma dobbiamo costruire un percorso che porti l'Italia lontano senza dover aspettare aiuti esterni che tanto non arrivano". Per Giorgia Meloni "a dover affrontare la crisi economica debba essere un governo scelto dai cittadini". Per Tajani serve "una grande strategia per il Paese che deve essere costruita in Parlamento da tutte le forze politiche". Da Piazza del Popolo i leader del centrodestra guardano avanti. E' ripartito, dalla strada, l'attacco al governo giallorosso, che i tre leader dell'opposizione accusano in coro, ritenendolo incapace di gestire la crisi.
E' partito da piazza del Popolo in direzione via del Corso la manifestazione del centrodestra che da flashmob si è trasformato in corteo. In testa al serpentone i tre leader seguiti da centinaia di persone e un enorme striscione tricolore. Non sono mancati gli assembramenti, anche senza mascherine,nonostante gli organizzatori invitassero alla distanza. All'arrivo in piazza di Matteo Salvini in tanti si sono stretti a lui, quasi tutti con mascherina, per un selfie. Il leader della Lega non si è sottratto, sorridente con tutti.
IN piazza anche gente comune. "Vogliamo raccogliere le proposte degli italiani dimenticati e che vogliono rialzarsi e portarle nel Palazzo", ha detto Salvini mentre alcuni dei manifestanti mandavano a quel paese il premier Conte ("Conte-Conte vaff…", è lo slogan). Che poi si è trasformato in 'libertà-libertà, 'elezioni-elezioni', lasciando infine posto all'inno di Mameli, principale colonna sonora della giornata. Per il leader della Lega sponda sono le parole di Mattarella: "Siamo qua per risolvere i problemi, non per protestare, ma per proporre soluzioni. Speriamo che in parlamento Pd e Cinque stelle ascoltino nei fatti l'appello del presidente della Repubblica".
Per Giorgia Meloni è chiaro che i problemi della gente non possono essere risolti da questo esecutivo: dopo avere superato la crisi sanitaria servirà "un governo che non scenda a compromessi, che possa durare cinque anni, che faccia quello di cui ha bisogno questa nazione". Italia che "non ha bisogno di bonus monopattino, delle modifiche dei consigli di amministrazione, e delle consulenze milionarie per il ministero dello Sviluppo economico" attacca, riferendosi "alle cose inserite nel Decreto rilancio che rischia di non rilanciare niente". Il vicepresidente di Fi, Tajani assicura: "Noi abbiamo una serie di proposte. Per utilizzare i fondi europei occorre fare molte riforme a cominciare da quella del fisco, della burocrazia, della sanità, della giustizia civile che con la sua lentezza provoca fino al 2% del Pil. Questo è lo spirito con cui noi di Forza Italia vogliamo dare una testimonianza qui a Piazza del Popolo. Nessun intento divisivo".