Roma, 8 giu. – Misure draconiane e molto sofferte, che però avrebbero salvato milioni di vite umane. A promuovere i lockdown è una ricerca pubblicata online su 'Nature' dai ricercatori dell'Imperial College London: i blocchi su larga scala e altri interventi non farmacologici in Europa hanno avuto successo nel ridurre i livelli di trasmissione di Sars-CoV-2 e controllare la crescita dell'epidemia. Evitando, secondo uno studio di modellistica, circa 3,1 milioni di morti. La stima si basa su dati combinati provenienti da 11 Paesi europei, Italia inclusa, fino ai primi di maggio.
Dal 2 al 29 marzo – ricordano gli scienziati – i Paesi europei hanno iniziato a implementare le misure non farmacologiche (come la chiusura delle scuole e i lockdown) per controllare l'epidemia di Covid-19. Misurare l'efficacia di questi interventi può indicare gli indirizzi più utili a tenere sotto controllo il virus. Oltre al valore di Rt (l'ormai celebre tasso di contagiosità, ndr), uno metodo per valutare l'impatto di un'epidemia è calcolare retrospettivamente i livelli di infezione analizzando i decessi registrati. Sebbene i dati sulle morti possano anche essere soggetti a sottostime ed errori, sono considerati più affidabili di quelli relativi ai casi e possono anche essere utili per stimare la percentuale di positività non segnalate. Il team di Seth Flaxman e Samir Bhatt ha usato i dati dei decessi per valutare l'andamento dell'epidemia in seguito alle misure adottate.
Analizzando i dati provenienti da 11 Paesi in Europa, tra cui Regno Unito, Spagna, Italia, Germania e Belgio, la ricerca stima che fino al 4 maggio scorso tra 12 e 15 milioni di persone in questi Paesi siano state infettate da Sars-CoV-2: dal 3,2% al 4% della popolazione, "con ampie fluttuazioni da Paese a Paese". Confrontando il numero di decessi osservati con quelli previsti dal loro modello in assenza di interventi, gli autori suggeriscono che circa 3,1 milioni di decessi sono stati evitati proprio grazie alle misure adottate. I ricercatori calcolano inoltre che Rt sia sceso al di sotto di 1 proprio come risultato degli interventi, calando in media dell'82%, anche se ancora una volta i valori variano da Paese a Paese.
L'uso di dati aggregati e la rapida separazione tra interventi successivi rende difficile, avvertono i ricercatori, determinare l'effetto delle singole misure sull'epidemia di Covid-19. Una limitazione del modello inoltre è che quest'ultimo presume che ogni misura abbia avuto lo stesso effetto in tutti i Paesi, mentre in realtà "ci sono state variazioni nell'efficacia del lockdown nei diversi Paesi". Tuttavia gli autori concludono che il lockdown ha un "effetto sostanziale" nel portare Rt al di sotto di 1 e ha contribuito a contenere la diffusione di Covid-19.