Ragusa – La deputata regionale del M5 Stefania Campo, insieme a quello del Pd Nello Dipasquale hanno in preparazione una lettera aperta da inviare al Governatore siciliano Musumeci “per ridiscutere i tempi che sono stati concessi dall'assessorato regionale Territorio e Ambiente, ovvero 90 giorni, per la definizione dell’istruttoria definitiva dell’impianto di TMB di Cava dei Modicani, e questo contrariamente ad un’ordinanza del marzo scorso dello stesso Musumeci che invece accelerava proprio questo tipo di procedimenti”. E’ deciso nel corso del tavolo provinciale che si è riunito lunedì presso l’ex Provincia regionale su richiesta della Cgil, alla presenza dei sindaci, del commissario Piazza e della stessa parlamentare iblea.
La Campo cerca di fare quindi chiarezza su questa vicenda già intricata di suo ma che lo diventa ancor più dinanzi a palesi contraddizioni del Governo regionale. La parlamentare pentastellata ricorda “già quasi un anno fa presentai una mozione all’ARS volta alla definizione dell’istruttoria dell’A.I.A. per l’impianto di TMB di Cava dei Modicani, un atto che è tornato prepotentemente attuale per le gravi conseguenze negative per i Comuni della nostra provincia, ma che ancora oggi non risulta né calendarizzato né tanto meno discusso. Ci troviamo di fronte ad una richiesta di V.I.A. partita nel 2015, ritenuta valida dall’A.R.P.A. sede di Ragusa quando era stata chiamata ad esprimere parere in occasione delle precedenti quattro ordinanze emesse dal Commissario Piazza e che hanno mantenuto aperto il TMB fino al 30 maggio 2020.
Adesso invece, anche in conseguenza del parere negativo espresso dall’A.R.P.A. Sicilia, la Regione chiede una nuova valutazione ambientale, come se fino ad oggi i nostri Sindaci non avessero presentato già tutta la documentazione necessaria. Cosa che invece è dimostrabile sia scrupolosamente avvenuta. Oggi apprendiamo dal Commissario della SRR, Lino Giaquinta, di una lettera dalla Regione nella quale si evidenzia che l’istruttoria di VIA sarà pronta in 90 giorni più un ulteriore mese. Potrebbero sembrare i tempi tecnici della lentezza amministrativa, ma se pensiamo che la richiesta fu fatta nel 2015 è scandaloso dover aspettare ancora altri mesi. Oltretutto, per far fronte alla crisi nel ciclo di gestione dei rifiuti in piena emergenza Covid, e precisamente il 27 marzo, lo stesso Musumeci firmò un’ordinanza che velocizzò tutti i tempi e pose deroghe ai termini delle autorizzazioni, oggi ridotti ad un terzo”.
Insomma, sintetizza la Campo, “non capiamo perché se da una parte c’è un’ordinanza del presidente della Regione che permette di accorciare la tempistica, dall’altra l’assessorato all’Ambiente ci scrive che serviranno almeno 90 giorni. Pertanto, io e il deputato regionale Nello Dipasquale, scriveremo una lettera al presidente Musumeci chiedendo di essere ricevuti al più presto per fare rispettare, paradossalmente, la sua stessa ordinanza in maniera che vengano quindi ridotti tutti i tempi tecnici di approvazione per definire finalmente la questione del TMB di Ragusa, impianto che, secondo i tecnici e gli organi preposti, fra l’altro funziona benissimo e può continuare a permetterci di non conferire né a Lentini né ad Alcamo, visto l’enorme aggravio di costi nella bolletta dei cittadini.
Tra l’altro la discarica di Lentini è stata investita da una indagine giudiziaria pesantissima e ci chiediamo quindi a chi giovino questi ritardi burocratici che ci obbligano a conferire in impianti privati pagando ulteriori spese”. (da.di.)