Milano, 12 giu. – I contagi da Covid-19 in Italia stanno aumentando? "Io, ma ormai si sa, sono contro la divulgazione dei numeri giorno per giorno". "Messi così sono fuorvianti e non servono", perchè "ci sono fluttuazioni giornaliere" che confondono. Però "io sono uno solo, sono l'unico medico del Governo". A ribadire la propria contrarietà ai bollettini quotidiani sui dati dell'epidemia di nuovo coronavirus è il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a 'Omnibus' su La7: "Andrebbe dato il trend settimanale – dice – comparato al numero di tamponi fatti, a chi sono stati fatti, a come stanno questi pazienti".
"Io i numeri così non li darei – ripete Sileri – perchè se calano tutti stappano bottiglie di spumante, poi se il giorno dopo aumentano si grida alla tragedia. Ma i tamponi positivi quando sono stati fatti, e a chi? Perchè se tu hai una Rsa dove il lavoro eccezionale della Regione Lazio consente di individuare tutti i positivi e bloccarli immediatamente, è chiaro che avrai più casi, che avrai individuato una microarea che può essere considerata 'rossa', ma quei contagi sono tutti sotto controllo".
Tornando all'ultimo aggiornamento sui contagi, "è vero che potrebbe esserci un aumento – ragiona il viceministro – perchè la fine del lockdown è avvenuta in una tempistica per cui oggi potremmo vedere gli effetti della libertà e magari del non rispetto delle regole". Però "non sono preoccupato anche perchè il numero dei focolai in Italia si è dimezzato", osserva Sileri lodando il Lazio come "un esempio di come si gestisce un problema" di focolaio quale quello all'Irccs San Raffaele Pisana. Ma in generale, conclude, oggi "tutte le Regioni sono pronte e allenate a gestire situazioni del genere".