Roma – Da lunedì 15 giugno sarà possibile scaricare su tutto il territorio nazionale l’App Immuni. Può essere scaricata in sicurezza e con serenità, perché tutela la privacy" e, allo stesso tempo "offre una opportunità in più per ricevere informazioni in caso di contatti 'sospetti'. Siamo fieri dell'app, perché con lei garantiamo un servizio a tutti i cittadini italiani. Siamo stati i primi in Europa, se non addirittura nel mondo occidentale, a giungere a questo risultato sofisticato dal punto di vista tecnologico, che ha superato anche il vaglio, molto severo, degli istituti internazionali più rigorosi e accreditati". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa al termine del Cdm.
Ma come si può scaricare l’App Immuni? Si può scaricare sia dall'App Store di Apple per chi possiede un iPhone che su GooglePlay per coloro che hanno il sistema operativo Android sullo smartphone. Una volta scaricata inizierà a registrare gli incontri in forma anonima. Per chi avesse dubbi o volesse ulteriori informazioni ci sono a disposizione un sito (immuni.italia.it) e un numero verde (800912491). Per scaricare l'app potrebbe essere necessario aggiornare il sistema operativo all'ultima versione ma sarà la stessa app a chiederlo. Il download si può effettuare in tutta Italia ma al momento non è disponibile sulla AppGallery di Huawei (ma chi ha Google Play la può scaricare ugualmente). Sarà chiesto, inoltre, di dichiarare di avere almeno 14 anni e si dovrà inserire regione e provincia di domicilio.
Come funziona l’App Immuni? L'app Immuni funziona attraverso il bluetooth dello smartphone e registra gli incontri tra dispositivi con Immuni ma non si ha accesso alla localizzazione del dispositivo. Se una persona risulta positiva al coronavirus segnalerà il codice generato dalla app agli operatori sanitari e in quel momento sbloccherà la lista degli incontri: tutti i cellulari che nei 14 giorni precedenti sono venuti in contatto con la persona positiva riceveranno una notifica di avviso per contattare le autorità sanitarie (ma bisogna essere stati a una distanza di meno di due metri e per almeno 15 minuti).