Messina, 14 giu. – Minacce e vessazioni si ripetevano da tempo ma il timore di ritorsioni da parte dell'ex compagno avevano spinto una donna a non denunciare l'incubo vissuto. A chiedere aiuto, però, ci ha pensato il figlio minorenne della vittima che ha chiamato i carabinieri. Così per un 35enne, ritenuto responsabile di atti persecutori, violazione di domicilio, furto, lesioni e minacce gravi, è scattato il divieto di dimora nel Comune di Lipari e quello di avvicinamento alla donna e a suo figlio. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Rita Barbieri e avviate proprio grazie alla segnalazione del minorenne.
I militari, grazie alla denuncia della vittima e agli accertamenti compiuti sono riusciti a ricostruire una serie di comportamenti persecutori e vessatori, posti in atto dall'uomo in vari periodi precedenti. Atteggiamenti che avevano spinto la donna a temere per la propria incolumità e quella dei propri familiari, condizionandone pesantemente le abitudini di vita. La donna ha raccontato che da mesi era costretta a subire minacce dal 35enne che non aveva denunciato per timore di ritorsioni. L'uomo è stato così allontanato dal Comune di Lipari e gli è stato imposto il divieto di avvicinamento alla donna e al figlio minore della vittima.