Ragusa- Dopo sette mesi arriva una svolta nelle indagini dell’omicidio di Peppe Lucifora, cuoco modicano di 57 anni trovato morto nella sua abitazione di largo XI febbraio al quartiere Dente di Modica, il 10 novembre del 2019. E’ stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo e del nucleo operativo radiomobile di Modica, su richiesta del pm Francesco Riccio e disposizione del gip Eleonora Schininà, un giovane carabinieri, Davide Corallo, interrogato lo scorso mese di febbraio. Le tracce di dna raccolte dai Ris dei carabinieri durante le indagini e la ricostruzione degli ultimi giorni di vita del cuoco, avrebbero fornito elementi utili per collocare nell’abitazione il giovane carabiniere.
A carico del militare ci sono gravi indizi di colpevolezza che hanno la procura della Repubblica di ragusa a richiedere al Gip l’ordinanza di custiìopdia cautelare a suo carico. Secondo quanto emerse dall’autopsia, Peppe Lucifora è stato colpito con violenza e, in seguito, privo di coscienza, strangolato con la mano destra. Non è stata ancora ritrovata la chiave che chiudeva la stanza in cui è stato rinvenuto il cadavere dell’uomo in parte svestito e nemmeno il telefonino del Lucifora. Corallo venne sentito per quasi sette ore il 14 febbraio, dai carabinieri di Ragusa. In quel frangente il legale del Corallo, Piter Tomasello che con Orazio Lo Giudice lo rappresentava , dichiarò che il suo assistito aveva “respinto ogni accusa e ha costantemente ribadito la sua estraneita‘”.