Ragusa – Con il guasto dell’impianto della discarica di Lentini dove Ragusa conferiva l’indifferenziato crescerannno i costi per i cittadini ma soprattutto si pone la domanda “dove si andrà a conferire la frazione secca ?”. Queste le domande che pone il gruppo consiliare 5 stelle preoccupato per “un danno molto pesante per l’ente di palazzo dell’Aquila che, a questo punto, vorremmo capire dove andrà a conferire i rifiuti con ventilato ulteriore aggravio di costi per la collettività”. Insomma si confermano i timori “per una vicenda che rischia di diventare, così come era stato preannunciato già qualche giorno fa, assolutamente preoccupante ai fini della corretta gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti”.
L’occasione viene utilizzata dai consiglieri pentastellati Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Antonio Tringali, Alessandro Antoci e Giovanni Gurrieri, che della vicenda si sono ripetutamente occupati, per ripercorrerne le tappe “il Comune di Ragusa conferisce a Lentini la parte indifferenziata dopo che l’impianto di Tmb presente a Cava dei modicani si era visto non rinnovare l’Aia. Avevamo subito chiarito che, sull’iter, si era registrato un colpevole rilassamento da parte della Srr e da parte del Comune di Ragusa che nell’ambito di questa società ha l’opportunità di fare la voce grossa. Vale la pena di ricordare che risale al marzo 2018 la conferenza dei servizi conclusiva per il rilascio dell’Aia e rispetto a cui la Regione avrebbe dovuto emettere il relativo provvedimento. Solo a dicembre 2019 (cioè vale a dire 21 mesi dopo la conferenza dei servizi conclusiva), si tiene una riunione ufficiale presso il dipartimento regionale e subito dopo (a gennaio 2020) il commissario del Libero consorzio ha poi firmato l’ultima ordinanza scaduta il 30 aprile scorso.
Tra l’altro, lo scorso 22 maggio abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per sapere che cosa si era discusso in quella riunione del dicembre 2019. Ancora nessuna risposta. E, comunque, nonostante le rassicurazioni provenienti dal sindaco, avevamo detto che ci sarebbe voluto parecchio tempo prima del rilascio della nuova autorizzazione. E, infatti, siamo a metà giugno e ancora non se ne parla. Il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Salvatore Piazza, ha spiegato che ci sarebbero voluti 90 giorni per la definizione dell’istruttoria definitiva dell’impianto di Tmb. Nei giorni scorsi, sulla delicata questione, è intervenuta anche il nostro deputato regionale, Stefania Campo, che ha lanciato delle specifiche proposte per accelerare l’iter”.
E per tornare alla situazione odierna, i consiglieri m5 pongono ancora una domanda “adesso, però ci interessa comprendere come l’amministrazione comunale intenda gestire questa complessa fase e, soprattutto, quali ripercussioni ci saranno per l’intera collettività ragusana, come si farà, cioè, a gestire il conferimento della frazione indifferenziata visto che l’attività a Lentini è stata sospesa. Porteremo i nostri rifiuti, anche noi, ad Alcamo così come stanno facendo alcuni comuni del Ragusano? Oppure li andremo a conferire nell’altra discarica di Bellolampo? E che risposte abbiamo dopo che il tavolo provinciale ha investito della questione il governatore Musumeci? Quanto tempo ci vorrà per riparare il guasto a Lentini? E, venerdì prossimo, se tutto dovesse rimanere com’è, il Comune di Ragusa dove conferirà l’indifferenziato?
Ci vuole una mobilitazione complessiva. Tutti i rappresentanti istituzionali della nostra zona devono recarsi a Palermo a battere i pugni sul tavolo. La situazione rischia di diventare davvero esplosiva se non si interviene nella maniera più corretta e adeguata. Attendiamo segnali, e più di noi l’intera popolazione della nostra città, dalla Giunta municipale. Segnali destinati a chiarire in maniera inequivocabile come si vuole gestire questa delicata fase”. Insomma, per concludere, Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Antonio Tringali, Alessandro Antoci e Giovanni Gurrieri, dichiarano amaramente “piove sul bagnato”. (da.di.)