Milano, 15 giu. – Il rischio di contagio da virus Sars-CoV-2 attraverso le lacrime dei bimbi esiste, ma è molto basso. Lo dimostra uno studio dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, pubblicato sul 'Journal of American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus'. La ricerca è stata condotta tra marzo e aprile nei piccoli ricoverati presso il Centro Covid di Palidoro. Si tratta della prima pubblicazione internazionale in campo oftalmologico dedicata al coronavirus in età pediatrica, sottolineano dall'Irccs.
"La possibilità che un bambino positivo al Covid-19 infetti un'altra persona, direttamente o indirettamente, attraverso le lacrime è particolarmente bassa", concludono gli autori del lavoro che ha coinvolto 27 bambini, tutti positivi a tampone naso-faringeo. Di questi, "solo 3 (l'11% del campione) presentavano tracce del virus nelle secrezioni oculari, rilevato tramite tampone congiuntivale. Il virus – osservano gli autori – sopravvive molto di più nelle cavità nasofaringee (naso e bocca) che nelle secrezioni oculari".
Sempre in campo pediatrico, evidenziano dal Bambino Gesù, "anche l'incidenza di patologie oculari potenzialmente legate alla presenza del coronavirus, come la congiuntivite, si è dimostrata molto bassa. Sui 27 bambini, infatti, solo 4 hanno sviluppato questa infezione e il decorso della malattia, come per il resto dei sintomi, è stato particolarmente benigno e rapido".