Modica – "Il carabiniere è venuto in chiesa giovedì 11 giugno". Lo ha detto ieri padre Giovanni Stracquadanio, parroco della chiesa di San Giorgio a Modica, ai microfoni di Video Mediterraneo durante una diretta televisiva su canale 11 con il giornalista Marco Scavino, fatta a poche ore dall’arresto del carabiniere 39enne di Giarratana, Davide Corallo. Stracquadanio durante l'intervista ha anche dichiarato che Peppe aveva fatto testamento almeno sei mesi prima che venisse ucciso. “Il testamento – dice padre Stracquadanio – non si trova. E’ sparito. Peppe mi aveva parlato del testamento che aveva fatto dal notaio Terranova, ma non so i dettagli”. Padre Stracquadanio afferma anche che il carabiniere è stato visto in chiesa lo scorso 11 giugno.
“Qualcuno mi ha riferito che giovedì scorso,intorno alle ore 8/8,30 – dice Stracquadanio – il carabiniere insieme ad un amico, è venuto in chiesa. Mi hanno riferito che ha fatto una foto alla statua di San Giorgio e dopo pochi minuti è uscito. Qualcuno scherzando diceva “l’assassino ritorna sul luogo del delitto”. Padre Stracquadanio dice anche che Peppe nell’ultimo periodo era un po’ cambiato. Sembrava molto preoccupato ma lui diceva a tutti di essere soltanto stanco. “Non mi convince l’arresto di oggi – dice padre Stracquadanio -ma solo perché non so i dettagli che hanno portato all’arresto. Comunque non credo che l’omicidio di Peppe sia solo legato ad un movente passionale. Solo la pista passionale ci sembra poco.
Ci potrebbero essere altri problemi, tipo economici o altro. Dico questo perché Peppe mi aveva detto che aveva smesso con certi tipi di rapporti. Peppe mi aveva detto che aveva smesso con il mondo omosessuale”.